Lug 05

 

6 e 7 luglio: due giorni con quattro autori del fumetto italiano. Si parte raccontando come l’arte salva dalla guerra con Laura Scarpa, passando attraverso lo spettacolo di disegno dal vivo di Officina Infernale per arrivara al mito senza tempo di Corto Maltese con Boris Battaglia. Dediche, book review e piccolo mercatino dell’editoria indipendente. Presenta gli appuntamenti Claudio Calia.

Dopo avere scandagliato nel 2017 il rapporto tra fiction e biografia, tra realtà e narrazione, il tema sottotraccia dell'edizione di quest'anno è puntare il riflettore sull'editoria indipendente, tra piccoli editori e autoproduzioni, con un piccolo occhio di riguardo alla rinascita della critica fumettistica.

Per questo gli appuntamenti prevedono un incontro con Laura Scarpa, vero pezzo di storia del fumetto italiano che festeggia nel 2018 i 40 anni di carriera, che presenta il suo ultimo libro, "War Painters (1915 - 1918) Come l'arte salva dalla guerra", edito dalla sua agguerrita Associazione Culturale "Comic Out", passando per il "Corto. Sulle rotte del disincanto prattiano", edito dalla combattiva Armillaria e scritto da Boris Battaglia, un saggio che ribalta tutti i luoghi comuni su Corto Maltese e guarda all'opera di Hugo Pratt attraverso una originale prospettiva filosofica. A coronare il tutto, una performance di disegno dal vivo di Officina Infernale, autore esplosivo il cui "Warhol. L'intervista" edito da BeccoGiallo è solo la punta più visibile di una interminabile e prolifica creazione di autoproduzioni allucinate e allucinanti. Come tutti gli anni, a presentare il tutto Claudio Calia, autore di graphic journalism e divulgatore del linguaggio del fumetto.

Venerdì 6 luglio 

ore 16.00 

Book Review con gli autori

Ore 19.00

Presentazione: War Painters (1915 – 1918) Come l'arte salva dalla guerra di Laura Scarpa (Edizioni Comicout)

Nata a Venezia nel 1957, si trasferisce a Milano e quindi a Roma. È autrice di fumetti, illustratrice, editor e docente a varie scuole e della sua Scuola di Fumetto online. Come autrice ha scritto e disegnato storie su per le più note riviste italiane, da «Linus» a «Il Corriere dei Piccoli», «Snoopy», «Lupo Alberto Magazine», «Blue», «Mondo Naif» e «Internazionale», e alcuni libri, è del 2017 Sous les étoiles. per Delcourt. War painters 1915-1918 Come l'arte salva dalla guerra, per ComicOut. Pubblica una vignetta settimanale "Visto da Laura" su «La Prealpina», quotidiano di Varese. Per il web, disegna Caffè a colazione, e pubblica sulla rivista digitale «Aces Weekly», diretta da David Lloyd. Come editor ha curato da «il Corriere dei Piccoli» a «Blue» e «ANIMAls» e dirige il magazine «Scuola di Fumetto». Scrive saggi e testi di didattica, come Hugo Pratt – le lezioni perdute. Presiede l’Associazione Culturale ComicOut, che si occupa della diffusione e studio del fumetto.

A seguire aperitivo con l'autrice con le selezioni di Kwalaman Selecter

Ore 20.00

Officina Infernale laboratorio K b/w session 02 - Spettacolo di disegno dal vivo di Officina Infernale

Andrea Mozzato è nato a Padova nel 1970. Si muove tra grafica, pittura e fumetto dalla metà degli anni 90. Ha frequentato la Scuola del fumetto di Milano. Ha collaborato negli anni 90 con Bompiani, Mondadori e altri editori come illustratore. Ha partecipato a: Nixon, la Scimmia magazine, Sherwood Comix, Lamette comix in La Guida illustrata al Frastuono più Atroce, Antifanzine, Bizarro Magazine, Puck Comic Party, Puck Apocalypse Bubka, Mr. Mango, La Morte ti fa Belva. Nel 2017 ha disegnato "Warhol. L'intervista" (BeccoGiallo) su sceneggiatura di Adriano Barone.

 

Sabato 7 luglio

ore 16.00 

Book Review con gli autori

Ore 19.00 

Presentazione: Corto Sulle rotte del disincanto prattiano di Boris Battaglia

(Armillaria Edizion)i

Boris Battaglia ha pubblicato due saggi sul fumetto, La carne e la carta (Sfregi, 1995) e Il peso del fumo (autoprodotto, 2016), e un oggetto indefinito dove racconta di storie di boxe: Pugni (Becco Giallo, 2015). Con Armillaria ha anche pubblicato Gainsbourg. Niente è già tanto. Ha fondato con otto amici, nel lontano 1998, la casa editrice di fumetti Rasputin! Libri che oggi non esiste più.

A seguire aperitivo con l'autore e le selezioni di Kwalaman Selecter

ore 21 

concerto Sex Pizzul

Sex Pizzul, ovvero l’unione impossibile di calcio e musica. Francesco D’Elia e Simone Vassallo (entrambi già con Samuel Katarro/King of the Opera), per ammazzare la calura agostana fiorentina, decidono di impiegare gli ultimi giorni di vacanza chiudendosi in cantina e cercando di suonare con un vecchio synth e una batteria da battaglia. I due notano che il risultato, anarchico ma dall’impronta ritmica ben marcata, si sposerebbe benissimo con gli highlight calcistici della domenica sera. Nasce allora l’interrogativo: si può suonare come si scende su un campo di calcio? Può il calcio assurgere a specifico immaginario di fondo di una forma musicale?

Man mano, i due si convincono che tutto ciò sia possibile, ma serve una compagna fidata per forgiare il sound definitivo: Irene Bavecchi è dunque subito della partita, nonostante il calcio lo sopporti solo in compagnia delle birrette.

Si arriva così al manifesto calcistico in forma di musica, un'unione - evidentemente possibile - tra questi due mondi a cui fa da suggello la scelta del nome della band: omaggio ad un nume tutelare del calcio italiano - Bruno Pizzul, storico telecronista RAI che ha commentato le partite della nazionale dall' '86 al 2002 segnando con la sua voce e il suo stile la memoria di alcune generazioni – fuso con il nome della band anarchica per eccellenza.

Nascono per raccontare del calcio veri, verosimili e falsi miti, senza alcun intento nostalgico, tenendo presente che è solo un gioco, sebbene alle volte terribilmente serio; e, sotto il profilo puramente musicale, cercando di affrontarlo appunto giocando (o suonando, che è la stessa cosa). Anarchia vuol dire senz’altro improvvisazione, dalla quale sono nati i brani di questo disco; movimento, ossia parti ritmiche in primo piano; dinamismo, perché il calcio oggi si gioca così e perché ogni tanto si può anche ballare; divertimento, perché del calcio questo è il senso più genuino. Si potrebbe denominare mundial disco punk o match-rock. Resta il fatto che l’approccio è sporco ed essenziale: un synth distorto, un basso aggressivo, una batteria tribale e tre non cantanti alle voci. Nessun campionamento o sovraincisioni: nudi e crudi, punk è e punk rimane.

 

CLAUDIO CALIA

Con BeccoGiallo ha trasposto a fumetti tematiche importanti e attualissime come la politica, l’inquinamento, il movimento no-TAV e i centri sociali; in Leggere i fumetti ha raccontato un’altra delle passioni della sua vita attraverso le letture che ne hanno influenzato narrazione e gusto estetico. Affianca all’attività di fumettista quella di divulgatore del linguaggio del fumetto.

Tra i primi autori italiani di Graphic Journalism, per realizzare il suo ultimo libro, Kurdistan. Dispacci dal fronte iracheno, ha soggiornato in Iraq per due settimane accanto agli operatori umanitari della ONG “Un ponte per…”.

venerdì 6 luglio dalle 16
sabato 7 luglio dalle 16

Due giorni con quattro autori del fumetto italiano. Si parte raccontando come l’arte salva dalla guerra con Laura Scarpa, passando attraverso lo spettacolo di disegno dal vivo di Officina Infernale per arrivara al mito senza tempo di Corto Maltese con Boris Battaglia. Dediche, book review e piccolo mercatino dell’editoria indipendente. Presenta gli appuntamenti Claudio Calia.

Dopo avere scandagliato nel 2017 il rapporto tra fiction e biografia, tra realtà e narrazione, il tema sottotraccia dell'edizione di quest'anno è puntare il riflettore sull'editoria indipendente, tra piccoli editori e autoproduzioni, con un piccolo occhio di riguardo alla rinascita della critica fumettistica.

Per questo gli appuntamenti prevedono un incontro con Laura Scarpa, vero pezzo di storia del fumetto italiano che festeggia nel 2018 i 40 anni di carriera, che presenta il suo ultimo libro, "War Painters (1915 - 1918) Come l'arte salva dalla guerra", edito dalla sua agguerrita Associazione Culturale "Comic Out", passando per il "Corto. Sulle rotte del disincanto prattiano", edito dalla combattiva Armillaria e scritto da Boris Battaglia, un saggio che ribalta tutti i luoghi comuni su Corto Maltese e guarda all'opera di Hugo Pratt attraverso una originale prospettiva filosofica. A coronare il tutto, una performance di disegno dal vivo di Officina Infernale, autore esplosivo il cui "Warhol. L'intervista" edito da BeccoGiallo è solo la punta più visibile di una interminabile e prolifica creazione di autoproduzioni allucinate e allucinanti. Come tutti gli anni, a presentare il tutto Claudio Calia, autore di graphic journalism e divulgatore del linguaggio del fumetto.



Venerdì 6 luglio 

ore 16.00 
Book Review con gli autori

Ore 19.00
Presentazione: War Painters (1915 – 1918) Come l'arte salva dalla guerra di Laura Scarpa (Edizioni Comicout)
Nata a Venezia nel 1957, si trasferisce a Milano e quindi a Roma. È autrice di fumetti, illustratrice, editor e docente a varie scuole e della sua Scuola di Fumetto online. Come autrice ha scritto e disegnato storie su per le più note riviste italiane, da «Linus» a «Il Corriere dei Piccoli», «Snoopy», «Lupo Alberto Magazine», «Blue», «Mondo Naif» e «Internazionale», e alcuni libri, è del 2017 Sous les étoiles. per Delcourt. War painters 1915-1918 Come l'arte salva dalla guerra, per ComicOut. Pubblica una vignetta settimanale "Visto da Laura" su «La Prealpina», quotidiano di Varese. Per il web, disegna Caffè a colazione, e pubblica sulla rivista digitale «Aces Weekly», diretta da David Lloyd. Come editor ha curato da «il Corriere dei Piccoli» a «Blue» e «ANIMAls» e dirige il magazine «Scuola di Fumetto». Scrive saggi e testi di didattica, come Hugo Pratt – le lezioni perdute. Presiede l’Associazione Culturale ComicOut, che si occupa della diffusione e studio del fumetto.

A seguire aperitivo con l'autrice con le selezioni di Kwalaman Selecter

Ore 20.00
Officina Infernale laboratorio K b/w session 02 - Spettacolo di disegno dal vivo di Officina Infernale
Andrea Mozzato è nato a Padova nel 1970. Si muove tra grafica, pittura e fumetto dalla metà degli anni 90. Ha frequentato la Scuola del fumetto di Milano. Ha collaborato negli anni 90 con Bompiani, Mondadori e altri editori come illustratore. Ha partecipato a: Nixon, la Scimmia magazine, Sherwood Comix, Lamette comix in La Guida illustrata al Frastuono più Atroce, Antifanzine, Bizarro Magazine, Puck Comic Party, Puck Apocalypse Bubka, Mr. Mango, La Morte ti fa Belva. Nel 2017 ha disegnato "Warhol. L'intervista" (BeccoGiallo) su sceneggiatura di Adriano Barone.



Sabato 7 luglio
ore 16.00 
Book Review con gli autori

Ore 19.00 
Presentazione: Corto Sulle rotte del disincanto prattiano di Boris Battaglia
(Armillaria Edizion)i

Boris Battaglia ha pubblicato due saggi sul fumetto, La carne e la carta (Sfregi, 1995) e Il peso del fumo (autoprodotto, 2016), e un oggetto indefinito dove racconta di storie di boxe: Pugni (Becco Giallo, 2015). Con Armillaria ha anche pubblicato Gainsbourg. Niente è già tanto. Ha fondato con otto amici, nel lontano 1998, la casa editrice di fumetti Rasputin! Libri che oggi non esiste più.

A seguire aperitivo con l'autore e le selezioni di Kwalaman Selecter

ore 21 
concerto Sex Pizzul

Sex Pizzul, ovvero l’unione impossibile di calcio e musica. Francesco D’Elia e Simone Vassallo (entrambi già con Samuel Katarro/King of the Opera), per ammazzare la calura agostana fiorentina, decidono di impiegare gli ultimi giorni di vacanza chiudendosi in cantina e cercando di suonare con un vecchio synth e una batteria da battaglia. I due notano che il risultato, anarchico ma dall’impronta ritmica ben marcata, si sposerebbe benissimo con gli highlight calcistici della domenica sera. Nasce allora l’interrogativo: si può suonare come si scende su un campo di calcio? Può il calcio assurgere a specifico immaginario di fondo di una forma musicale?
Man mano, i due si convincono che tutto ciò sia possibile, ma serve una compagna fidata per forgiare il sound definitivo: Irene Bavecchi è dunque subito della partita, nonostante il calcio lo sopporti solo in compagnia delle birrette.

Si arriva così al manifesto calcistico in forma di musica, un'unione - evidentemente possibile - tra questi due mondi a cui fa da suggello la scelta del nome della band: omaggio ad un nume tutelare del calcio italiano - Bruno Pizzul, storico telecronista RAI che ha commentato le partite della nazionale dall' '86 al 2002 segnando con la sua voce e il suo stile la memoria di alcune generazioni – fuso con il nome della band anarchica per eccellenza.

Nascono per raccontare del calcio veri, verosimili e falsi miti, senza alcun intento nostalgico, tenendo presente che è solo un gioco, sebbene alle volte terribilmente serio; e, sotto il profilo puramente musicale, cercando di affrontarlo appunto giocando (o suonando, che è la stessa cosa). Anarchia vuol dire senz’altro improvvisazione, dalla quale sono nati i brani di questo disco; movimento, ossia parti ritmiche in primo piano; dinamismo, perché il calcio oggi si gioca così e perché ogni tanto si può anche ballare; divertimento, perché del calcio questo è il senso più genuino. Si potrebbe denominare mundial disco punk o match-rock. Resta il fatto che l’approccio è sporco ed essenziale: un synth distorto, un basso aggressivo, una batteria tribale e tre non cantanti alle voci. Nessun campionamento o sovraincisioni: nudi e crudi, punk è e punk rimane.


CLAUDIO CALIA
Con BeccoGiallo ha trasposto a fumetti tematiche importanti e attualissime come la politica, l’inquinamento, il movimento no-TAV e i centri sociali; in Leggere i fumetti ha raccontato un’altra delle passioni della sua vita attraverso le letture che ne hanno influenzato narrazione e gusto estetico. Affianca all’attività di fumettista quella di divulgatore del linguaggio del fumetto.
Tra i primi autori italiani di Graphic Journalism, per realizzare il suo ultimo libro, Kurdistan. Dispacci dal fronte iracheno, ha soggiornato in Iraq per due settimane accanto agli operatori umanitari della ONG “Un ponte per…”.

Lug 04

La rassegna "Incontri d'Estate in Biblioteca" organizzata dal Comune di Ronchi dei Legionari l'Assessorato alla Cultura e la Biblioteca Comunale "Sandro Pertini" è giunta quest'anno alla sua ventesima edizione. Un ricco cartellone di appuntamenti dal 18 giugno al 25 luglio con concerti, conferenze, letture, cinema e attività per i più piccoli. Gli eventi si svolgeranno a Ronchi dei Legionari in Piazzetta della Biblioteca  e Piazzetta Francesco Giuseppe I.
Rimandiamo al sito della biblioteca per il programma completo degli eventi:

https://bibliogo.ccm.it/library/Ronchi-dei-Legionari/incontri-d-estate-in-biblioteca/

 

Lug 03

Nel 2018 due anniversari si richiamano a vicenda, come le rime alternate di una stessa strofa: l'80° anniversario dell'invenzione, made in Italy, dell'elettroshock e il 40° dall'approvazione della Legge 180, detta «Basaglia». I Wu Ming Contingent raccontano il rapporto tra elettricità e follia, dai tempi delle streghe fino ai giorni nostri, passando per la Prima Guerra Mondiale, lo studio dell'inventore della terapia elettroconvulsivante, Cerletti, le idee di Basaglia, le parole di Lou Reed, Ernest Hemingway, Janet Frame e i documenti d’archivio.

«Poco meno di ottant’anni fa, nell’aprile 1938, anno XVI dell’Era Fascista, il dottor Ugo Cerletti lanciava una corrente a 110 volt attraverso il cervello di un essere umano. Nasceva così l’elettroshock – o elettrourto, come l’avrebbero ribattezzato in tempi d’autarchia. La cavia era “un uomo sulla quarantina, fermato alla stazione ferroviaria mentre s’aggirava sui treni senza biglietto”. Per via del suo “comportamento enigmatico” e del suo “strano linguaggio”, la polizia fascista lo aveva condotto in clinica, dove lo avevano schedato come schizofrenico.
A quei tempi era diffusa l’idea che il coma epilettico fosse una buona cura contro alcune psicosi. I medici lo inducevano con un medicinale, il cardiazol, ma Cerletti era convinto di aver trovato un metodo “più pulito”. L’intuizione gli era venuta visitando il mattatoio di Roma e osservando come i maiali venivano storditi con una pinza elettrica, prima di essere sgozzati.»

[continua la lettura qui... https://www.wumingfoundation.com/giap/2017/06/la-terapia-del-fulmine-un-reading-concerto-del-wu-ming-contingent-su-elettroshock-e-follia/]

Giu 26

Un ricco cartellone di eventi, a fruizione gratuita, da sabato 30 giugno fino a venerdì 31 agosto, articolato nelle sezioni musica, teatro e narrazione. 32 appuntamenti nella splendida cornice del Parco culturale di San Giovanni, storico luogo di innovazione e cambiamento. Si alterneranno artisti emergenti e talenti di rilievo nazionale e internazionale, spettacoli comici, reading, teatro d'impegno civile, concerti dal vivo e incontri con l’autore, dando vita a un festival che fonde ironia e satira, propone occasioni di svago e opportunità di riflessione, concerti e momenti di sperimentazione culturale.

Una direzione artistica collettiva: il percorso live di musica e teatro è curato da Alessandro Mizzi e Laura Bussani del Pupkin Kabarett) "Il quinto anno è già un anniversario, è già motivo di festeggiamento, soprattutto se un piccolo Festival informale come Lunatico prende forma e dimostra di essere sempre più in forma. Una piccola grande scommessa vinta da una cooperativa sociale che ha investito le proprie risorse, umane ed economiche, offrendo alla città due mesi di cultura di livello, attraverso il teatro, la musica e le narrazioni. Spettacoli raffinati ma allo stesso tempo popolari, che in questi anni hanno riportato il meraviglioso parco di San Giovanni ad essere tra i protagonisti dell'offerta culturale cittadina. Molti ancora sostengono che “con la cultura non si mangia”, forse, ma sicuramente si alimenta la mente, la curiosità e l'aggregazione. Che poi ricordiamoci che a Lunatico prima e dopo gli spettacoli si può anche mangiare. Buon Lunatico a tutti. " - spiega Mizzi. 

Mentre il filone delle Narrazioni è a cura di Alessandro Metz, in collaborazione con Claudio Calia per il Lunatico Comics Festival. 

Nel cartellone di questa edizione nomi di rilievo e occasioni imperdibili, da Giulio Cavalli a Paolo Rossi, dai Stella Maris a Doro Gjat. Nomi imperdibili per un cartellone che si colloca ad essere uno dei migliori eventi della regione. 

Forte il legame con la comunità e l’impegno sociale e solidale: Lunatico Festival ha accolto al suo interno la festa di chiusura della Giornata mondiale del rifugiato, dedica appuntamenti a Medici Senza Frontiere e Amnesty International.

Ma non solo. Anche quest’anno continuano le novità dell’anno scorso: il Lunatico Comics Festival, che ospiterà tra gli altri lo spettacolo dal vivo di Officine infernali e un cartellone itinerante.

“E' il quinto anno del festival. Il 2018 – spiega Fabio Inzerillo, presidente della cooperativa sociale La Collina – segna per noi anche un altro traguardo importante: sono i 30 anni della cooperativa La Collina. Questi due compleanni, insieme ai 40 anni della Legge Basaglia, ci spingono a lavorare nella consapevolezza che le attività culturali siano irrinunciabile leva di sviluppo ed elemento di coesione, motore di riflessione e rilancio delle pratiche di deinstituzionalizzazione e inclusione sociale" . 

Lunatico Festival è entrato a pieno titolo nell’offerta culturale regionale. L’edizione 2018 arriverà anche anche a Udine, Gorizia , Pordenone, e Muggia.

Il Lunatico Festival è un progetto della cooperativa sociale La Collina, realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in partnership con ASUITS,  Bonawentura/Teatro Miela, Reset, C.O.S.M., Medici Senza Frontiere, ICS, GECT, Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, Legacoopsociali Friuli Venezia Giulia, La società della ragione; in collaborazione con 47/04 InvisibleCities con il patrocinio dell'Università degli Studi di Trieste,  ASS 2 Bassa Friulana – Isontina, Comune di Cervignano del Friuli e Comune di Muggia. 

Il Lunatico è realizzato con il supporto di Cooperativa Reset e Società di Mutuo Soccorso CesarePozzo (main sponsor); Consorzio @Nord, C.O.S.M., Società Dolce, LegacoopFVG, Assicoop, Engel, Sodomaco, Cooperativa Agricola Monte San Pantaleone, A.M.I.C.O, Duemilauno Agenzia Sociale.

 

Giu 22

In questi giorni a Gorizia fervono i lavori per recuperare uno degli spazi più periferici dell'ex manicomio isontino: da cappella mortuaria a... Spazio di incontro, socialità e risate (soprattutto risate!) da condividere con la comunità goriziana. Il tutto grazie all'educatrice del CSM Elisa; a Giuliano, volontario dell'associazione FUSAM; a Sara, Ilaria, Naomi, Adam, Patrick, Daniele e Lorenzo, impegnati nei progetti locali della cooperativa La Collina, che ha in gestione lo spazio.
Franco Basaglia, che proprio questo tipo di collaborazioni voleva, sarebbe stato orgoglioso di noi. 

 

Giu 19

sabato 23 giugno torna il Falò di San Giovanni, la tradizionale festa dei propiziatori falò di San Giovanni. La giornata si colloca a conclusione di una serie di manifestazioni promosse dal Dipartimento di Salute Mentale. Per l'occasione Il Posto delle Fragole sarà aperto con delle proposte  enogastronomiche particolari e la festa FYAH - Trieste Official Overjam Preparty - Dub Reggae Dancehall al termine del falò.

"Carissimi,

è bello sottolineare come la festa del Falò di San Giovanni - in calendario, nel parco omonimo, a partire dal 1979, ogni 23 giugno - grazie all' impegno del Centro Diurno Diffuso del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste\A.S.U.I.TS, dei volontari dell'Associazione Franco Basaglia e del Servizio Civile Nazionale; con la collaborazione e l'aiuto di altri diversi soggetti - Pro Loco San Giovanni Cologna, cooperative sociali, associazioni e gruppi di danza, associazioni e gruppi laboratoriali artistici-creativi-espressivi-ricreativi, amici e altri simpatizzanti vari (Vedi sul volantino allegato elenco dettagliato del programma e delle collaborazioni)- si è potuta organizzare, anche quest'anno, ricca di eventi, rinnovando una voglia di partecipazione che ha confermato il fatto che l'iniziativa è percepita quale particolare "valore d'uso culturale" a cui molti cittadini si sentono legati.
Qualcuno riflette su questo senso di appartenenza: l'evento è percepito come l'epica festa primigenia del luogo liberato dall'obbrobrio della segregazione e restituito alla vita della comunità.
E' vero che, tantissimi fra gli "habituè" di quello che oggi si chiama "Parco culturale di San Giovanni", già quando arriva il primo maggio, cominciano puntualmente a chiedere: "Allora, cossa se fa sto anno pei Foghi?!".
Forse questa festa è tanto amata anche perchè, per prima, viene identificata e ricordata quale ricorrente iniziativa pubblica che sancisce l'integrazione dell'ex manicomio con la città, non un mero fatto folkloristico, bensì un esemplificativo "modus operandi" al servizio della salute mentale della collettività: un tradizionale momento d'incontro, un aperto e vivace laboratorio di scambi e convivenze, alla semplice luce del fuoco e della luna, nel verde profumato dai fiori...alla ricerca di un possibile benessere comune.

A seguito della recinzione ed interdizione - causa inquinamento riscontrato nel prato di fronte alle casette "V" e "Z" - l'accensione del fuoco si è dovuta, da vari anni, limitare in spazi molto più ridotti, adattando le dimensioni del falò a valore simbolico e sacrificando l'evocatività del grande cerchio umano danzante intorno ad esso. Facendo di necessità virtù, ci si è inventati via, via piccole o grandi creazioni fantasiose o fantastiche, caricate di significati, a volte, semplicemente attraverso la personalizzazione di foglietti contenenti invocazioni, sogni, speranze, paure, desideri... una sorta di "affido al totem", nell'archètipo del rito condiviso; segnali di riconoscimento nel momento d'incontro nella festa inteso come uno fra gli elementi, non ultimo anche quello empatico, fondanti processi costitutivi d'identità soggettiva e sociale.

Il 2018 vede maturare un quarantennio dalla nascita della legge di riforma psichiatrica italiana - la legge 180 - indirizzata e determinata dal pensiero e dall'opera di Franco Basaglia; perciò la festa, costituendo, tra l'altro, momento conclusivo del convegno internazionale "40#180 DEMOCRAZIA E SALUTE MENTALE DI COMUNITA'", sarà in particolare ispirata a tale anniversario, proponendo estratti dagli scritti di Basaglia stesso e di sua moglie Franca Ongaro, oltre ad allestimenti, opere artistiche e gigantesche immagini video-fotografiche creati e dedicati dai laboratori che operano nel Centro Diurno Diffuso.
Unitamente alle esecuzioni che allieteranno la manifestazione con la loro musica dal vivo, numerosi i gruppi di danza che omaggeranno l'evento con la loro presenza.

L'ingresso è previsto in forma libera e gratuita.

Per concludere: pioggia e vento permettendo, buon Falò!

Gli organizzatori del Falò"

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