orna Fe’ Ste Feste Festival a Il Posto delle Fragole nel Parco Culturale di San Giovanni a Trieste; il festival a cadenza mensile che coniuga arte e buona musica. Sabato 17 febbraio alle ore 21 appuntamento con l’inaugurazione delle personali degli artisti Giulio Fornarelli e Stefano Saz Azzano. A seguire il concerto dei SixSoldOut.
Due artisti della nostra regione il cui sodalizio nasce nel 2008 e la cui ricerca spazia tra tecniche e materia.
Giulio Fornarelli goriziano classe 1971. Dal 1986 si applica con passione all’indagine delle tecniche antiche e dei relativi materiali, come il coccio pesto, calce, pigmenti naturali e stucco marmo, con finalità artistiche. Dal 1990 si dedica al ripristino e al decoro di ambienti, collaborando al restauro del Duomo di Pordenone, delle stanza del Canova del museo Revoltella di Trieste, della Basilica di Aquileia. Dal 1996 i suoi interessi convergono nello spazio del quadro. Nella primavera 2005 è uno dei 50 artisti chiamati a decorare le botti della “Cantina Produttori di Cormons”; successivamente viene premiato per l’opera Omaggio a Luigi Broggini al concorso PREMIO ARTE indetto dalla Mondadori e, negli anni, espone in diverse mostre. Nel 2012 insieme a Stefano Azzano realizza l’opera ORIGINE per DobiaLab e Strofe Dipinte di Jazz.
Nelle opere di Giulio Fornarelli la naturalità dei materiali e l’essenzialità delle forme si combinano con la volontà di sperimentare nuove tecniche, senza dimenticare la lezione del passato. Fin dall’inizio la scelta dei materiali, con cui opera, è ricaduta sulla terra nuda, raccolta direttamente dai campi, sul catrame, sulla calce e sulla scagliola, una tecnica del 1600.
Dal 2014 Giulio Fornarelli investiga nelle sue opere il sentimento del tempo e crea sugli oggetti la ruggine, utilizzando solamente cartone e pigmenti naturali trattati in modo da apparire lamina di ferro corrosa. Gli oggetti decontestualizzati chiedono a chi li osserva di mettersi in relazione con un prima ed un dopo lungo l’asse del tempo.
SAZ in arte Stefano Azzano classe 1967, ha avuto sin da ragazzo un’ispirazione artistica che, grazie al suo spirito di ribellione e alla sua grande curiosità lo hanno portato a cimentarsi in diversi modi, dalla musica all’espressione materica. Da parecchi anni ha dato vita a un laboratorio artistico con Fornarelli e da lì ha iniziato ad esporre in varie Gallerie, concentrandosi su un discorso crudo e sintetico che porta nelle sue linee e nelle sue costruzioni cromatiche il vissuto dell’artista. La collaborazione tra i due artisti è nata nel 2008. Di lui dice “Ogni mattina mi sveglio perplesso apro gli occhi e vedo un mondo diverso, da quello che conoscevo ... non trovo novità nel mondo che mi circonda, ma nel mio modo di vederlo ... ad ogni sguardo mi trovo più cinico ma anche consapevole che domani il mondo sarà nuovamente nuovo ...”
I SIXSOLDOUT! nascono cinque anni fa come cover band di brani pop-rock. Sul palco alternano grandi hit storiche (pop-rock-disco) degli anni Ottanta a pezzi del momento. Eurythmics, Huey lewis and the news, Van Halen,Stevie Wonder, Sister Sledge, Kool and the gang, Les Chic, Bruno Mars, Lady Gaga, Alicia Keys, Anastacia, Christina Aguilera, Jamiroquai ed altri sono solo alcuni degli artisti in repertorio. I SIXSOLDOUT! Sono Martina Zerjal alla voce, Sandro Colombin alla chitarra e alla voce, Marco Mazzoli alla chitarra solista, Luca Giraldi alle tastiere, Stefano Lesini al basso e Mauro Berardi alla batteria.
Proseguono le domeniche letterarie a Il Posto delle Fragole. Domenica 18 febbraio 2018 alle 10.30 è la volta della casa editrice Comunicarte Edizioni rappresentata da Massimiliano Schiozzi e dagli scrittori Marko Sosi? e Silvia Zetto Cassano.
Casa editrice di area giuliana specializzata in volumi d'arte e di cultura. Nata nel 2002 con l'intento di pubblicare cataloghi di esposizioni d'arte, Comunicarte Edizioni ha allargato il proprio orizzonte ad un discorso più ampio di cultura contemporanea, con particolare attenzione al contesto territoriale che gravita attorno alla città di Trieste, sede della casa editrice. Il catalogo delle pubblicazioni comprende attualmente decine di titoli.
Comunicarte Edizioni si presenterà nella persona di Massimiliano Schiozzi, mentre completeranno la panoramica sull'attività della Casa editrice due dei suoi narratori di punta: lo scrittore sloveno Marko Sosi?, autore per Comunicarte di Tito amor mijo (nella traduzione di Darja Betocchi), la condizione di gente di confine vista con ironia e acutezza attraverso gli occhi di un giovanissimo sloveno triestino e l'istriana Silvia Zetto Cassano, autrice di Foresti, storia di più generazioni di donne istriane, un'altra volta la condizione di confine vissuta da un altra parte, dagli inizi del XX secolo fino all'esodo forzato da Capodistria.
Come da consuetudine della rassegna, la conversazione sarà stimolata da Walter Chiereghin, direttore della rivista web Il ponte rosso.
A seguire sarà possibile fermarsi per pranzare insieme a Massimiliano Schiozzi, Marko Sosi? e Silvia Zetto Cassano per conoscere e confrontarsi in un ambiente conviviale e informale, come quello del pranzo domenicale. Chi desidera fermarsi a pranzo, può prenotare anticipatamente al numero 040 578777
A pranzo tra i libri è un’ iniziativa culturale organizzata dalla Cooperativa sociale La Collina in collaborazione con l'Associazione culturale Il Ponte Rosso e con Radio Fragola che promuove una serie di incontri al Posto delle Fragole con le case editrici di Trieste che raccontano, con linguaggi differenti, la nostra città.
Nel nostro lavoro a Zindis abbiamo accolto qualche tempo fa, per una mattinata di formazione, tutti i volontari di Servizio Civile dell'Azienda Sanitaria inseriti nelle diverse Microaree. Si tratta di una formazione specifica che le diverse Microaree offrono a turno al gruppo dei volontari. Questo articolo è scritto dai volontari ed è il frutto dei discorsi fatti insieme nella mattinata a Zindis. Li ringraziamo tutti, e in particolare Chiara Dicandia e Nicholas Bertani, i volontari di Zindis!
Il volontario del Servizio Civile Nazionale è solo una delle tante figure presenti sul nostro territorio, ma non per questo di minore importanza. Il volontario è indispensabile per tutti i diversi progetti sparsi sul territorio triestino e non solo.
Le motivazioni che spingono la persona ad intraprendere questa strada sono le più svariate. Con le seguenti testimonianze si riescono a percepire le varie sfaccettature e le diverse soggettività che entrano in gioco in questo percorso specifico nelle Microaree.
CATENA RELAZIONALE: (Chiara, Nicholas, Andrea)
Il volontario del Servizio Civile Nazionale nel progetto delle MicroAree ha il compito di instaurare dei rapporti con gli utenti, ma anche con gli abitanti del rione in cui operano e con gli svariati enti aderenti al progetto.
Relazionarsi con gli altri in questo ambito è molto importante perché così facendo si creano dei veri e propri rapporti di empatia basati sulla fiducia, cercando di costruire nel tempo un’amicizia reciproca basata principalmente sull’aiuto e sull’ascolto, creando delle soluzioni adatte a tutti i singoli casi, in base alle diverse esigenze personali.
Questi rapporti interpersonali non sono solo di aiuto agli abitanti delle Microaree, ma creano anche una maturazione personale a livello morale ed etico nel volontario.
Tutto questo aiuta la persona a sensibilizzarsi nei rapporti umani in generale, riuscendo a guardare anche al di fuori dei singoli abitanti stessi. Così facendo si crea una vera catena relazionale e sociale volta a non isolare l'abitante e a renderlo partecipe alla vita di tutti i giorni.
NUDI IN MEZZO ALLA GENTE: (Katia, Tilen, Daniele)
Il volontario deve apprendere l’abilità di interfacciarsi davanti alle persone, cercando di essere aperto alla comprensione dei problemi altrui senza mai mascherarsi e quindi facendo capire alle persone con cui si lavora o per cui si lavora che anche se “non siamo sulla stessa barca", "navighiamo nello stesso mare”.
C’è però il bisogno di mettere dei “paletti” davanti all’utenza con cui sì è a contatto perché assorbire o assimilare tutte le diverse problematiche e difficoltà di queste persone può portare ad un indebolimento non necessario alla figura del volontario.
Ovviamente l’assimilazione, in una dose limitata, delle situazioni ostiche e disagiate porta ad una maggiore comprensione della realtà che si ha davanti e alla risoluzione di esse, ove possibile.
COME UN AMICO: (Alessia, Eleonora, Ahmed, Michele)
La figura del volontario molto spesso viene vista, specialmente dalle persone anziane, come una sorta di amico e di confidente.
Vista la loro età, queste persone molto spesso sono da sole e si trovano davanti a situazioni di isolamento sociale ed emotivo che li porta ad un’assenza di rapporti umani; quindi per loro i volontari diventano come dei nipoti con i quali non si parla solo di salute, bensì di qualsiasi altra cosa.
Diventiamo quindi una figura amica, familiare, con la quale si entra in confidenza e a cui chiedere consigli, o semplicemente diventiamo una persona alla quale raccontare le proprie storie di vita lontane.
In conclusione, la nostra giovane età li condiziona in maniera positiva perché portiamo un raggio di sole nelle loro giornate che, molto spesso, sono buie.
IL SERVIZIO CIVILE NEL NOSTRO PERCORSO DI VITA: (Luca, Massimiliano, Vincenzo, Abu)
Il servizio civile è una scelta importante, in cui per scelta volontaria ci si mette al servizio della comunità per 12 mesi. È inoltre un’ottima opportunità per la propria crescita personale.
In questi mesi da volontario si può cercare di capire se quanto svolto in questo determinato periodo potrebbe diventare in un futuro un lavoro o un inizio di un percorso di studio, basato sulle svariate capacità e abilità acquistate durante l’esperienza personale.
In alcuni casi, quindi, la scelta di essere volontario nasce semplicemente dalla voglia di mettersi in gioco, mettendo a frutto le proprie capacità, visto il fatto che per entrare a far parte di questo determinato progetto non è necessario avere una formazione specifica iniziale; per altri invece questa scelta è presa per approfondire le conoscenze acquistate durante il percorso di studi svolto.
Il Servizio Civile inoltre è un primo contatto con il mondo del lavoro, in quanto trovare occupazione per i giovani d’oggi è sempre più difficile.
METTERCI DEL PROPRIO: (Ilaria, Gaia, Deborah)
In questa esperienza bisogna mettere in gioco le proprie capacità, in modo da riuscire a relazionarsi con le persone il meglio possibile. Inoltre, per fare il volontario bisogna impegnarsi al massimo mettendoci il meglio di sé stessi nelle varie attività che coinvolgono le persone.
Noi volontari dobbiamo mettere le nostre conoscenze ed esperienze personali a disposizione di chi ne ha bisogno, per cercare di capire costantemente le esigenze di ogni persona e, in base ad esse, collaborare con lei in modo da farla sentire a proprio agio.
Si cerca quindi di aiutare gli utenti a sbloccarsi, in modo da guadagnare sempre più fiducia in loro stessi ma anche in noi, per il futuro.
Non è sempre facile capire come comportarsi in determinate situazioni, ma bisogna comunque impegnarsi per cercare di dare qualcosa in più a determinate persone che si rivolgono a noi, anche semplicemente per un consiglio o un aiuto.
Venerdì 16 febbraio alle 20.30 al Posto delle Fragole nel Parco di San Giovanni a Trieste “Strawberry Food & Wine” dedicato ai vini di Franco Terpin San Floriano del Collio (Gorizia)
Parte l' edizione 2018 del golosissimo Giro d’Italia enogastronomico di Strawberry Food & Wine (cena degustazione vino e cibo) al Posto delle Fragole: venerdì 16 febbraio alle 20.30 si farà tappa in Fiuli-Venezia Giulia, più precisamente a San Floriano del Collio, in provincia di Gorizia, dove andremo a scoprire l’eccellenza della produzione dei vini di Franco Terpin.
La cantina di Franco Terpin si trova a San Floriano del Collio, in provincia di Gorizia, a pochi passi dal confine sloveno. Franco proviene da una famiglia di agricoltori che si è sempre dedicata alla viticoltura. Agli inizi degli anni ’70 rileva la piccola tenuta del padre Darinko, continuando a vendere le uve. Soltanto a partire dai primi anni ’90 decide di cambiare direzione e vinificare le proprie uve. Se prima la cantina cercava di assecondare la domanda di mercato improntata sulla quantità, ora la sua filosofia vuole puntare sulla qualità.
Le vigne nascono sul Monte Calvario di S. Floriano, dove si trova anche il cru Stamas. Qui vengono coltivati 10 ettari con diverse varietà di uva: Merlot, Cabernet Sauvignon, Ribolla Gialla, Pinot Grigio, Sauvignon e Friulano (rinominato da lui Jakot). I vigneti, allevati a guyot, crescono sul terreno carsico della “Ponka”, ricco di sostanze minerali e composto da marne e arenarie.
I vini non vengono chiarificati e nè filtrati. Sono lavorati con metodi tradizionali e nel pieno rispetto della natura. La fermentazione è catalizzata da lieviti esclusivamente indigeni. I vini sono il prodotto di lunghe macerazioni e di un altrettanto prolungato periodo di affinamento nelle botti di legno. Nell’agricoltura di Franco Terpin non si utilizzano sostanze chimiche di sintesi, come additivi e diserbanti, ma è tollerato soltanto un sapiente uso di basse dosi di rame e zolfo per contrastare l’insorgere della peronospora e dell’oidio. I vini della cantina riflettono l’anima di Terpin e il suo modo di concepire la natura.
CENA ABBINAMENTO VENERDì 16 FEBBRAIO
Tortino di sarde su crema di cavolfiore
- Quinto quarto bianco 2016
Risotto al merlot con julienne di calamari, radicchio rosso e noci
- Chardonnay 2010
Polpo ubriaco con polenta
- Jakot 2011
Semifreddo al bacio
Costo della serata € 35, con menù, vini, acqua, caffè e coperto inclusi
Per informazioni e prenotazioni: Tel. +39 040 578777 E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Al Posto delle Fragole, nel Parco di San Giovanni a Trieste, si terrà domenica 4 febbraio, alle 10.30 un nuovo incontro della serie “A pranzo tra i libri”, che questa volta vedrà non uno solo, ma ben tre editori presenti con la loro più recente produzione. Si tratta di tre associazioni culturali che fanno confluire la loro attività nella pubblicazione di prodotti editoriali di rilevante interesse culturale, focalizzati su argomenti di carattere storico, letterario o artistico per lo più inerenti all'area giuliana o adriatica.
Si parlerà quindi delle attività editoriali dell'Istituto Giuliano di Storia, Cultura e Documentazione, del Centro studi Scipio Slataper e dell'Associazione culturale Il Ponte rosso, che collabora con la Cooperativa sociale La Collina nell'organizzazione degli incontri domenicali al Posto delle fragole.
Le tre associazioni, che agiscono in sinergia tra loro, saranno rappresentate rispettivamente da Fulvio Senardi, da Aurelio Slataper e da Luca Zorzenon e presenteranno i volumi di più recente pubblicazione, oltre alla rivista web Il Ponte rosso, a distribuzione gratuita.
Come di consueto il dibattito verrà coordinato da Walter Chiereghin, direttore del Ponte rosso.
A seguire sarà possibile fermarsi per pranzare insieme a Fulvio Senardi, Aurelio Slataper e da Luca Zorzenon per conoscere e confrontarsi in un ambiente conviviale e informale, come quello del pranzo domenicale. Chi desidera fermarsi a pranzo, può prenotare anticipatamente al numero 040 578777
A pranzo tra i libri è un’ iniziativa culturale organizzata dalla Cooperativa sociale La Collina in collaborazione con l'Associazione culturale Il Ponte Rosso e con Radio Fragola che promuove una serie di incontri al Posto delle Fragole con le case editrici di Trieste che raccontano, con linguaggi differenti, la nostra città.
Prosegue la rassegna " A pranzo tra i libri" con un nuovo appuntamento letterario a Il Posto delle Fragole. Domenica 28 gennaio, con inizio alle ore 10.30, sarà protagonista EUT, Edizioni Università di Trieste. Casa editrice di area giuliana, nata nel novembre 2005 da un’esperienza più che decennale di editoria universitaria. Il suo principale obiettivo è selezionare, valorizzare e diffondere i risultati dell’attività didattica e di ricerca dell’Ateneo in tutte le sue articolazioni disciplinari. Il suo ricchissimo catalogo, tuttavia, non si limita ai soli contributi delle comunicazioni sperimentali, alle elaborazioni più mature dei risultati della ricerca, ma include anche testi didattici, atti di convegni e lezioni magistrali. Le pubblicazioni EUT non sono destinate esclusivamente all’utenza universitaria o specialistica, ma si aprono a un pubblico più vasto. Un ulteriore obiettivo dell’editrice è rendere pienamente disponibili al Sistema Bibliotecario di Ateneo e alla sua utenza i testi pubblicati. L'attività della EUT non è circoscritta ai progetti editoriali di docenti e ricercatori dell’Ateneo triestino, ma anche a quelli di autori esterni. Della qualità delle pubblicazioni si fa garante una Commissione scientifica formata da esperti provenienti da diverse aree disciplinari.
La EUT sarà rappresentata al Posto delle Fragole dal suo direttore, il dottor Mauro Rossi. Sarà presente l'autore Francesco Carbone, studioso non afferente all'Ateneo, autore del volume “Da Hitler a Casablanca via Hollywood”, che narra le vicende di un folto gruppo di cineasti espulsi dalla Germania. Siamo nel 1933, a poche settimane dalla presa di potere nazista, Goebbels li fece licenziare dall'UFA, la più grande casa produttrice cinematografica europea. Tra quanti riuscirono a raggiungere gli Stati Uniti e ad affermarsi si ricordano registi, attori e tecnici come Billy Wilder, Otto Preminger, Fred Zinnemann, Edgar G. Ulmer, Fritz Lang, Peter Lorre, Karl Freund ... con loro però migliaia di altri tecnici e artisti trovarono possibilità di lavoro talmente precarie da stroncarne spesso la carriera.
L'altro ospite sarà Giuseppe O. Longo, professore emerito di Teoria dell'informazione presso l'Università di Trieste, che con la EUT ha recentemente pubblicato il volume “La Scienza va a teatro”, che contiene parte della sua produzione drammaturgica, quella dove la riflessione su alcuni problemi della Scienza e, soprattutto, su quelli che si pongono agli scienziati di tutte le epoche trova lo spazio in opere di teatro in alcuni casi di approfondita analisi, in altri di più lieve e spumeggiante andamento scenico.
Come al solito nella serie degli incontri “A pranzo tra i libri” la conversazione sarà stimolata da Walter Chiereghin, direttore della rivista web Il ponte rosso, in questo caso coadiuvato da un collaboratore della rivista, Pierpaolo De Pazzi, che su quelle pagine si occupa prevalentemente di critica cinematografica.
A seguire sarà possibile fermarsi per pranzare insieme a Mauro Rossi, Francesco Carbone e Giuseppe O. Longo per conoscere e confrontarsi in un ambiente conviviale e informale, come quello del pranzo domenicale. Chi desidera fermarsi a pranzo, può prenotare anticipatamente al numero 040 578777
A pranzo tra i libri è un’ iniziativa culturale organizzata dalla Cooperativa sociale La Collina in collaborazione con l'Associazione culturale Il Ponte Rosso e con Radio Fragola che promuove una serie di incontri al Posto delle Fragole con le case editrici di Trieste che raccontano, con linguaggi differenti, la nostra città.