Apr 03

Incontro conclusivo con Episodi d’arte tra mito poesia e natura #4: Le ninfee di Monet al Posto delle Fragole di Trieste domenica 8 aprile 2018 alle 11.00.

Per l’occasione si è scelto di spostare l’appuntamento con lo storico dell’arte Luca Bellocchi dal mercoledì alla domenica mattina per dar modo a molti di poter partecipare all’evento. Stavolta Luca Bellocchi ci condurrà nel “giardino acquatico” di Claude Monet, partendo dalla piccola casa colonica di Giverny,che ispirò i temi cari al pittore. Claude Monet scoprì Giverny dal finestrino di un treno, sulla vecchia linea ferroviaria che ora non esiste più, e se ne innamorò. Un paesino che nel 1883 contava appena 300 abitanti, quasi tutti contadini. E’ proprio qui che nascono le famose Ninfee, serie di dipinti a olio su tela realizzati da Claude Monet tra il 1897 e il 1926. I soggetti di queste tele sono le ninfee del laghetto artificiale scavato vicino alla casa di Giverny. E' quello che il pittore chiamò “giardino acquatico”. Non è la prima volta che Monet si dedica ad un lavoro seriale, ma con le Ninfee il suo stile tende progressivamente all’astrattismo, anticipando i tempi .Nei primi quadri infatti lo stagno è attraversato da un piccolo ponte di legno in stile giapponese; le ninfee galleggiano sulla superficie dell’acqua dove si riflettono salici, pioppi e glicini. Lo stesso soggetto viene rappresentato da angolazioni leggermente diverse, in varie ore del giorno, in differenti stagioni e con una luce sempre differente; l’intento è quello di dare ogni volta una nuova impressione visiva. Nelle opere successive, Monet restringe progressivamente il campo di osservazione, escludendo tutto quello che fa parte del paesaggio intorno allo stagno. L’ambiente circostante è rappresentato ormai soltanto nel riflesso che lascia sull’acqua. Acqua e cielo si mescolano, le forme si dissolvono sciogliendosi nel colore e ogni riferimento spaziale è definitivamente scomparso. Gran parte del ciclo delle Ninfee è esposto a Parigi all’Orangérie des Tuileries, al Musée Marmottan e al Musée d’Orsay.


Luca Bellocchi nasce a Trieste all'inizio degli anni Settanta; sulle rive dell'Adriatico cresce, si diploma e si laurea, dapprima in storia dell'arte e poi in storia moderna. Rientrato in città dopo due anni trascorsi tra Mantova e Urbino, si dedica all'insegnamento e alla curatela di mostre, coltivando ancora la ricerca in campo artistico e seguendo la passione per la statuaria funebre nata con la tesi di laurea incentrata su tale argomento. Ora vive a Trieste, ha un figlio quindicenne che vuole fare il pasticciere, ama scrivere e giocare a pallone.

A seguire sarà possibile fermarsi per pranzare assieme a Luca Bellocchi per conoscere e confrontarsi in un ambiente conviviale e informale, come quello del Posto delle Fragole. Chi lo desidera può prenotare anticipatamente al numero 040 578777
Episodi d'arte tra mito, poesia e natura è un’ iniziativa culturale organizzata dalla Cooperativa sociale La Collina.

Apr 03

Tra il 4 e l'11 febbario, sei attivisti del Mavi At Kafe di Ankara, grazie al programma Sivil Dü?ün dell'Unione Europea, sono andati a Trieste per immergersi nella rivoluzione del Prof. Franco Basaglia. "Veni, Vidi, I learnt: a full immersion in the Basaglia Experience" è il vide che racconta quest'esperienza. Il gruppo ha partecipato a riunioni sull’inserimento lavorativo, sull’abitare assistito, sull’associazionismo. Ha visitato gruppi di convivenza, un Centro di Salute Mentale, sedi di cooperative sociali di inserimento lavorativo, il gruppo teatrale Accademia della Follia e discusso sulle linee di indirizzo del lavoro di salute mentale comunitaria. In particolare due visitatori, Zehra Kömürcü e Emine Yasemin ?enyurt, hanno partecipato ad un percorso formativo di cinque giornate rispettivamente al Posto delle Fragole e a Radio Fragola. Nello specifico è interesse della delegazione della Federazione delle Associazioni di pazienti schizofrenici della Turchia capire come e se sia possibile rafforzare e far diventare produttiva la realtà del Mavi at Cafè (Blue Horse Café) di Ankara. Per tale ragione la supervisor del Cafè e la scrittrice, affiancate da una tutor, hanno svolto un tirocinio presso il bar e ristorante Il posto delle fragole e Radio fragola. I rappresentanti della Federazione delle Associazioni di pazienti schizofrenici della Turchia che hanno partecoipato al percorso sono Emine Yasemin ?enyurt, membro della Solidarity Association for Schizophrenia Patients and Their Families e scrittrice, Zehra Kömürcü, supervisor del Blue Horse Café e volontaria della Solidarity Association for Schizophrenia Patients, Fato? Umman Canborgil, psicologa e volontaria della Solidarity Association for Schizophrenia Patients, Ay?egül Selenga Ta?kent, regista, docente universitaria e volontaria della Solidarity Association for Schizophrenia Patients, ?ener Cem Irmak, psicologo e volontario della Solidarity Association for Schizophrenia Patients, Delizia Flaccavento, fotografa documentaria, docente universitaria e volontaria della Solidarity Association for Schizophrenia Patients.

 

Mar 30

Da sempre, lo sport è sinonimo di integrazione. Sul campo da calcio si appianano le divergenze, in area di rigore si avvicinano culture, in panchina si accettano le differenze. Una partita di calcio può così trasformarsi in pretesto per conoscersi e conoscere una parte della città, magari per alcuni poco praticata, dimostrando concretamente come questi nodi territoriali possano rappresentare, delle palestre di socialità. In collaborazione con l’ASD Samarcanda e l’ASD Zaule Rabuiese verrà organizzato un torneo di calcio a 5 all’interno della struttura comunale Nazario Corrente con l’obiettivo di mappare tutte le realtà locali attive nell’ambito dell’integrazione e dello sport. Una giornata di festa, sport e integrazione.
Parteciperanno al torneo le squadre:
ASD Samarcanda
ICS
Polisportiva FuoriCentro
Real Androna
Ragazzi allievi dell’Edilmaster di Trieste
Al termine delle partite ci saranno premiazioni e "Terzo Tempo", momento in cui l'integrazione continua.

 

Il torneo rientra nel progetto Community Map che nasce in collaborazione con cooperativa sociale Reset, Associazione Culturale Manifesto 2020, Samarcanda ONLUS, Casa dell’Arte, Parrocchia di San Matteo Apostolo, ASD Zaule – Rabuiese, Società Alpina delle Giulie – Sezione Trieste Cai, Kairos APS, con il finanziamento del Bando per la concessione di contributi per la realizzazione di progetti delle associazioni familiari della Regione Friuli Venezia Giulia -  Azienda per l’Assistenza Sanitaria n. 2 Bassa Friulana – Isontina - Area Welfare di Comunità.

Mar 29

Per la prima volta a Gorizia, la Cooperativa Sociale La Collina, in partenariato con Azienda Sanitaria, Servizio Sociale e Ater, sta portando avanti un percorso di ricerca azione dedicato a un territorio periferico della città, il rione di Sant'Anna, e finalizzato a individuare caratteristiche, punti di forza e fragilità dell'area e ad avviare in una fase successiva interventi integrati per migliorare la qualità della vita nella stessa.
In questo contesto tutti gli abitanti di Sant'Anna, tutti i soggetti coinvolti nel percorso di ricerca azione, a partire dagli operatori delle istituzioni e i rappresentanti dell' associazionismo locale, e tutti coloro che sono interessati, sono invitati a una “Passeggiata di Quartiere” per vedere insieme come
va a Sant'Anna. L'appuntamento è per venerdì 6 aprile alle ore 10 davanti alla Scuola Media Ascoli (via Mascagni 9). Si attraverserà insieme il rione, osservando le sue caratteristiche e gli spazi di interesse pubblico, per concludere la passeggiata alle 12.00 con un piccolo rinfresco presso il bar Melting Pot (via Collinelli 3) e a seguire un brindisi presso l'adiacente Francine Caffé (via Signorini 6).
La “Passeggiata di Quartiere” del 6 aprile è la prima occasione pubblica organizzata nell'ambito della ricerca azione dedicata a Sant'Anna e ha l'importante valenza di rendere più visibile questo percorso e fare un primo passo verso una maggiore vicinanza tra cittadini, territorio e istituzioni.
Bisognerà poi proseguire con passi successivi che possano facilitare e promuovere il lavoro territoriale da parte di tutti i soggetti coinvolti. Perché, come ha dichiarato Paola Zanus, direttrice del Centro di Salute Mentale Alto Isontino, in prima linea nel portare avanti questo percorso, “la forza di un buon lavoro territoriale permette costantemente di fare luce sulla distribuzione diseguale delle risorse e delle opportunità tra gruppi, popolazioni, individui, uomini, donne. La nostra scommessa sta nella possibilità di ridurre tale iniquità fino a modificare l'esercizio dei poteri che vincolano o promuovono la capacità di controllo che gli uomini e le donne hanno sul proprio destino”.

Mar 29

Il Faro della Vittoria di Trieste, che potrà essere visitato gratuitamente dal 31 marzo al 4 novembre, si prepara alla stagione turistica raddoppiando le giornate di apertura al pubblico rispetto allo scorso anno. Inoltre, grazie alla collaborazione tra la Marina militare e l’ente regionale per il patrimonio culturale (Erpac), da quest’anno sarà fruibile anche il giardino a ridosso della struttura. i servizi di accoglienza e assistenza al pubblico cono a cura della cooperativa sociale La Collina.

Nelle giornate di apertura alle 15 è prevista una visita guidata gratuita (della durata di 30 minuti) sino ad esaurimento posti per un massimo di 15 persone, mentre la visita per i singoli visitatori riprenderà alle 15.45. Per garantire la sicurezza dei visitatori l'accesso al Faro, la visita del quale dura circa 15 minuti, è consentito a un numero massimo di 15 persone alla volta accompagnate da un addetto. Ultimo accesso alla torre 30 minuti prima della chiusura.

ORARI
Aprile, maggio, giugno e settembre:

venerdì: 15.00 - 19.00
sabato e domenica: 10.00 - 13.00 e 15.00 - 19.00
Luglio e agosto

da mercoledì a domenica: 10.00 - 13.00 e 16.00 -19.00
Ottobre

venerdì: 15.00 - 18.00
sabato e domenica: 10.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00
dal 10 al 14: orario continuato 9.30 -17.30
Novembre

dal 1 al 4: orario continuato 9.30 - 16.30
Aperture straordinarie
Orario continuato 10.00 -19.00:

31 Marzo
2, 25, 26, 27, 30 Aprile
1 Maggio
15 Agosto

Per informazioni e prenotazioni consultare il sito www.farodellavittoria.it, chiamare il numero 0481 91697 o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Mar 29

Terza tappa del gustosissimo Giro d’Italia enogastronomico di Strawberry Food & Wine (cena degustazione vino e cibo) al Posto delle Fragole: venerdì 6 aprile alle 20.30 ci trasferiamo in Piemonte, più precisamente a Scurzolengo in provincia di Asti, dove andremo a scoprire i vini più pregiati della Cascina tavijn

Cascina ‘Tavjin è una piccola azienda vitivinicola sulle colline del Monferrato in provincia di Asti. Dal 1908 è la famiglia Verrua che si occupa dei vigneti e della cantina, oggi sono Ottavio Verrua con la moglie e le figlie.
La Cascina ‘Tavjin lavora in modo naturale e ha intrapreso nel 2007 il percorso di conversione al biologico pur seguendo da anni questo tipo di lavorazioni.
Percorsi alcuni chilometri sulla statale che unisce Asti a Casale, si devia per Portacomaro. Siamo nella zona di diffusione storica del vitigno Grignolino, in un certo senso la sua culla. Dopo aver attraversato il paese, si scende verso la località Monterovere, nel comune di Scurzolengo. Una strada non asfaltata sulla destra porta, dopo un centinaio di metri, all’Azienda agricola Cascina ’Tavijn, dove dal 1908 la famiglia Verrua coltiva la vite e vinifica le proprie uve: Grignolino, Barbera e il raro Ruché. I Verrua hanno sempre lavorato con cura e passione i cinque ettari di vigneto di proprietà, vinificando direttamente le uve e vendendo i vini prodotti – circa 20mila bottiglie l’anno – a un’affezionata clientela privata. Nadia, con le sorelle Daniela e Luigina, rappresenta la quarta generazione di vignaioli. Come molti dei giovani che decidono di rimanere legati alla vigna, ha deciso di intraprendere l’imbottigliamento dei propri vini a partire dal 2001, affidandosi alla lunga esperienza di papà Ottavio in cantina e alla consulenza dell’enologo Mario Redoglia.
Da tre anni, l’azienda pratica agricoltura biologica (ente certificatore ICEA): su un terreno di arenaria-sabbia, per le viti, frutto per lo più di una selezione clonale, si utilizzano fertilizzanti come trinciato e letame di derivazione biologica e rame, zolfo e piretro, per proteggerle. La fermentazione spontanea è affidata ai soli lieviti indigeni e i vini, non filtrati né chiarificati, sono svinati una volta che tutto lo zucchero è svolto in alcol e lasciati stabilizzare naturalmente in botte. Si effettuano mediamente 3 o 4 travasi. Il risultato sono varie cuvée: il Grignolino d’Asti, la Barbera d’Asti, la Barbera del Monferrato e il raro Ruché di Castagnole Monferrato, parte del quale nel 2009 è stato ricavato con vinificazione a cappello sommerso, con una macerazione sulle bucce lunga un mese. A queste etichette storiche si sono recentemente aggiunti nuovi vini (formalmente "da tavola") da uve Barbera e Grignolino.

CENA ABBINAMENTO VENERDì 6 APRILE


Tortino di patate, spinaci e speck su crema al montasio

- La Rosetta 2015


Risotto al taleggio e pere, con ragouttino di cortile e granella di nocciole tostate

- Barbera bandita 2015


Costolette di agnello in crosta di pistacchio con purea di sedano rapa

- Slarina 2013


Tortino di cioccolato fondente dal cuore morbido

Costo della serata € 30, con menù, vini, acqua, caffè e coperto inclusi

Per informazioni e prenotazioni: Tel. +39 040 578777 E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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