Ago 17

Mercoledì 24 agosto arriva a Trieste il grande autore di “Bobo”, anima critica a fumetti della sinistra italiana per chiacchierare con Pino Roveredo di vita, di politica e di incazzature sinistre. L'appuntamento è per le 21.00 al Parco di San Giovanni.

Sergio Staino nasce a Piancastagnaio, in provincia di Siena, nel 1940. Laureato in Architettura, sfrutterà quel titolo per insegnare materie tecniche alle scuole medie nell'area fiorentina. Anche per questo, si stabilisce sulle colline presso Scandicci, con la moglie peruviana Bruna e i figli Ilaria e Michele. Giunto "nel mezzo del cammin di sua vita", tuttavia, l'architetto Staino imbocca una nuova, fortunatissima strada, che gli servirà per descrivere, parafrasandola, la crisi politica ed esistenziale nella quale stava smarrendo la via diritta. Si tratta del Fumetto. Staino vi si avvicina abbastanza timidamente, ignorando di divenire a tempo di record una delle firme satiriche italiane più importanti e popolari. A fumetti, descriverà un po' se stesso e un po' i turbamenti della sua generazione sessantottina attraverso il personaggio di Bobo, che nasce col ritmo della striscia, lo stesso di Charlie Brown e di Beetle Bailey. Le prime tavole scritte e disegnate da Staino, con una presentazione del carismatico Oreste del Buono, appaiono su Linus, nel 1979. Trail 1980 e il 1981, Staino collabora alla pagina culturale del quotidiano romano Il Messaggero e, nel 1982, imposta il suo proficuo rapporto con L'Unità, superato l'iniziale scetticismo sulle possibilità di ironizzare dal podio di un'organo di partito.
Nel 1986, il papà di Bobo fonda e dirige il settimanale satirico Tango, sulle cui pagine sfileranno le migliori firme della satira italiana, molte delle quali provenienti da Il Male, giornale che aveva rilanciato la satira in Italia nel decennio precedente. Scrivono per Staino, tra gli altri, Lorenzo Beccati, Gino e Michele, Francesco Guccini, Renato Nicolini, David Riondino, Sergio Saviane, Michele Serra. Disegnano per lui Altan, Angese, Massimo Cavezzali, Dalmaviva, Ellekappa, Giuliano, Daniele Panebarco, Roberto Perini, Vincino, perfino Andrea Pazienza che, prima di morire, nel l 1988, lascerà in redazione le sue ultime vignette che ritraggono Achille Occhetto.
In quegli stessi anni, lo chiama anche la TV. Dopo aver trasportato Bobo in alcuni sketch dello show Drive In (impersonato da Paolo Pietrangeli), nel 1987, Staino dirige la rubrica Teletango, inserita nel contenitore della domenica Va' pensiero, su Raitre. Per la stessa rete, nel 1990, realizza il film-video Io e Margherita e cura la parte satirica negli "special elettorali" del TG. Quindi, nel 1993 firma il "varietà" Cielito lindo, una sorta di "Zelig ante litteram" condotto da Claudio Bisio e Athina Cenci, dove debuttano televisivamente Aldo Giovanni e Giacomo, Luciana Littizzetto e Bebo Storti. Nell'inverno 1995-96, Staino collabora al TG3 con una vignetta satirica quotidiana. Per il grande schermo, nel 1988 sceneggia e dirige il film Cavalli si nasce, con Paolo Hendel, David Riondino, Vincent Gardenia e la partecipazione straordinaria di Roberto Murolo. Del 1992 è Non chiamarmi Omar, tratto da un racconto di Altan e con uno straordinario cast d'interpreti, da Gastone Moschin a Barbara D'Urso, da Stefania Sandrelli a Ornella Muti. Numerosi i suoi impegni teatrali, da direttore artistico del Teatro Puccini di Firenze alla presidenza dell'Istituzione Servizi Culturali di Scandicci, fino alla direzione artistica dell'Estate Fiorentina. Tra i riconoscimenti ottenuti, si ricordano almeno, nel 1984, il Premio Satira Politica Forte dei Marmi e lo Yellow Kid come "miglior autore" al Salone Internazionale dei Comics, il Premio Tenco/Canzone e fumetto nel 1986 e il Premio Persea 2002, consegnatogli a Firenze nella convention Comicstrip.

Ago 13

Un palco ring, per un inmcontro senza precedenti tra attori di razza della scena milanese:
8 ROUND DI POESIA
Astorri contro Leonardi arbitra Tintinelli


Sono stato colpito sulla punta del mento da Walter Leonardi in un incontro a Vibo Valenzia nel 1990. Era un gancio sinistro che mi prese sul lato destro del mento. Così l’osso della mascella si spostò dalla cavità di destra comprimendosi verso sinistra e schiacciò il nervo. Quando tornai al mio angolo cominciai a battere i piedi sul tappeto come un pazzo e quando suonò il gong era tutto a posto, il Leonardi era svenuto per le vibrazioni del tappeto. Ma purtroppo anche io svenni e il titolo rimase vacante. Ma questa forse è la volta buona.. Ne vedrete delle belle. Siamo fragili boxeur che sparano poesia. Venite anche voi conduttori e giornalisti, critici e militanti perché se ci si scaldano le mani ci vogliono volti rosei da far arrossire…
Alberto Astorri


Incontrai la prima volta Astorri in una palestrina nella periferia di Novara, poveraccio si allenava al sacco con poesie di Baudelaire e Verlaine, che il suo allenatore gli faceva sputare e sudare da tutti i pori.
Io ero là per un incontro di poesia comica e presi immediatamente coscienza della potenza fisica dell’uomo Astorri. I suoi versi erano Uppercut continui al sacco. Ricordo che pensai: non vedo l’ora di incontrarlo sul ring-palco.
A Vibo poi fu una lunga agonia di tremori e giochi, di parole e canzoni, di arbitraggi scorretti e andate al tappeto catartiche, e il finale con il titolo vacante. Dunque non è ancora finita.
Walter Leonardi


Penso che Alberto e Walter siano due poveri spaesati, quasi beoti pugili-poeti rincoglioniti dai colpi del ring e della vita.
Mi hanno pregato di organizzare l’incontro pagandomi di sottobanco.
Io non volevo, sono noiosi e un po’ patetici, ma che vi devo dire, li conosco da una vita e li sopporto.
Spero che uno dei due questa volta vada al tappeto e magari capiscano entrambi, che il ring non fa più per loro.
Paola Tintinelli


Otto round di poetico intrattenimento, con incursioni dell’arbitro, per l’appunto arbitrarie, sosterranno tutto l’incontro.
Poesia, letture, monologhi, canzoni, dialoghi, musiche saranno consumati sul palco-ring, per un incontro senza precedenti.

Lo spettacolo ad ingresso libero è alle ore 21. La serata inizia alle 19 con gli aperitivi musicali a cura di Radio Fragola

Ago 12

Cooperare significa anche formare soci e dipendenti attraverso progettualità in grado di valorizzarne le competenze e di rispondere ai bisogni del presente. Da queste considerazioni nasce il piano interaziendale complesso per lo sviluppo di impresa presentato dalle cooperative sociali La Collina e Reset e approvato da Fon.Coop. Un progetto interaziendale, tra inclusione e innovazione, capace di dare corpo e risposta agli obiettivi di innovazione e sviluppo delle due cooperative.
Diverse sono le attività previste a seconda del ramo aziendale interessato: dal marketing per la didattica e il turismo scolastico alle tecniche e strumenti per lo sviluppo di sistemi di comunicazione integrata per la promozione dei servizi, dall'inclusione socio lavorativa all'organizzazione e gestione di eventi nel settore ristorativo.

Particolare attenzione rivestono i processi formativi capaci di promuovere qualificate e stabili opportunità di lavoro per fasce abitualmente estromesse dal mercato, di rafforzare e sostenere i processi di inclusione socio – lavorativa che rappresentano una sfida sempre attuale, nonché la mission fondante. Dall'altro la formazione rappresenta il terreno elettivo per la promozione, lo sviluppo e la diffusione di pratiche orientate alla co-progettazione con l'Ente Pubblico e di nuovi e virtuosi scenari di impresa sociale in grado di intercettare le politiche attive del lavoro, orientare le capacità di investimento delle cooperative, delineare e sperimentare percorsi di start-up in risposta a fabbisogni e istanze del territorio.

 

Ago 12

Prendersi cura del proprio quartiere e contribuire alla sua crescita. E' questa l'idea che ha spinto diverse realtà del territorio ad unirsi per un'iniziativa di welfare di comunità ovvero “Prendiamoci cura del nostro rione”, un appuntamento organizzato ogni estate dalla Microarea di Zindis, un momento di positiva collaborazione fra cittadini e istituzioni per la cura del rione.
Con l'aiuto dei bambini del Ricremattina, il CAI Muggia, i volontari dell’ICS, il Servizio Ambiente e Cura della Città del Comune di Muggia, e di tutte le istituzioni coinvolte nella Microarea e la Cooperativa La Collina, giovedì 25 agosto alle 9.20 inizieranno le pulizie dal campo da calcio di Zindis, per proseguire nel campo giochi "Parco Robinson" e nelle aree esterne circostanti  di stradello C e di stradello A .
A seguire giochi per i più piccoli e alle 11.45 un rinfresco multietnico per tutti i partecipanti presso la sede della Microarea (stradello a/23 piano terra). Per informazioni: 346-0470022 (Margherita).

 

Ago 09

Chi è Mariano Tomatis ospite mercoledì 10 agosto del Lunatico Festival?
Scrittore e illusionista, si occupa professionalmente di Meraviglia. Il suo lavoro?
Iniettare “magia” nelle cose per renderle stuporose e mettere in discussione lo status quo. Freddy di City Lights l'ha intervistato per noi sulle frequenze di Radio Fragola

Per ascoltare il podcast: www.radiofragola.com/intervista-a-mariano-tomatis

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