Feb 06

 

Proseguono gli appuntamenti domenicali a Il Posto delle Fragole. Domenica 12 febbraio alle ore 11 non perdete "Il racconto di un viaggio ai confini" l'emozionante testimonianza aulla situazione umitaria ai confini di Europa.

Esiste in questo momento un Movimento che cambia il mondo, lo trasforma, è il Movimento migratorio. Migliaia di persone si muovono perché costrette da situazioni incompatibili con la propria possibilità di vita. Poco importa se sono migranti in fuga da guerre, migranti economici o semplicemente persone in cerca di un luogo migliore in cui poter costruire il proprio futuro. Sono uomini, donne e bambini che si spostano e trasformano l'esistente. Ma qual'è il prezzo che pagano per raggiungere questo obiettivo?"
Al ritorno dalla Serbia, dove migliaia di donne uomini e bambini vivono in un limbo, un tempo sospeso nel gelo e sotto la neve, da dove tentano l'assalto al futuro, che per loro è rappresentato dall'ingresso nei paesi dell'Unione Europea, verranno raccontate le storie di alcune di queste persone. Ci saranno i video di Ivan Grozny Compasso e le immagini delle foto fatte a dare materialità e corpo ai racconti, ma soprattutto sarà un momento per conoscere e capire quanto sta succedendo e come dare continuità al supporto umanitario alle persone dimenticate ai confini della fortezza Europa.

 

Foto di Alessandro Metz

 

 

 

Feb 06

Nuovo appuntamento mensile con la stagione 2016/2017 di Fè Ste Feste Festival: sabato 11 febbraio alle ore 21.00 inaugurazione della personale della pittrice Laura Fontanella e, a seguire il concerto dei Da Capo a coda, una band che ripropone in chiave totalmente innovativa i grandi successi del rock.

LAURA FONTANELLA

Nata a Spilimbergo ma di Maniago. Vive da diciotto anni a Trieste.
Fin dall'infanzia ha sempre amato l'arte. Come dice l’artista: “Aria pulita che ho sempre respirato all'interno della mia famiglia”. Da autodidatta ha sempre cercato modi di espressione creativa che spaziano dal ritratto dal vero, creazione di borse e gioielli. L’arte di Laura Fontanella è la rappresentazione di un'essenza, un momento che esce dalla tela per arrivare a chi li guarda.

DA CAPO A CODA

Prendete una cantante di origine caraibica, una violinista classica altoatesina, un contrabbassista del Sol Levante, un batterista di origine sicule che vengono uniti da un chitarrista triestino per proporre arrangiamenti originali di classici del rock, ovvero i Da Capo a Coda.

La band nasce all'incirca tre anni fa da un'idea di Cristiano de Vitor (chitarra) che fa incontrare in questo progetto musicale personalità alquanto variegate sia per provenienza geografica sia per back-ground musicale. La line-up del gruppo cambia in questi anni ma da un po' di tempo si ferma a cinque elementi fissi costituiti da Enrico J.Goti (voce), Cristiano de Vitor (chitarra), Lucia Dorfmann (viola), Mitsugu Harada (contrabbasso), Federico Gullo (batteria). Particolare e raffinata e' la rivisitazione che loro propongono in chiave jazz-acustica di classici sempre verdi come quelli dei Led Zeppelin, Beatles, Marvin Gaye fino a tempi piu' recenti con altre canzoni di gruppi come i Guns an'Roses, Rage against the machine, Stone Temple Pilots, System of a Down ed altri ancora. Da un po' di tempo si e' aggiunto al progetto Andrea Monterosso valente violinista che non fa altro che arricchire ulteriormente il sound del gruppo.

Fè Ste Feste Festival è un evento ideato e organizzato dalla cooperativa sociale La Collina. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito e si svolgono al Posto delle Fragole.

Gen 30

Proseguono gli incontri letterari della rassegna A pranzo con... l’autore a Il Posto delle Fragole, nel Parco di San Giovanni a Trieste a cura di Walter Chiereghin, direttore della rivista web Il Ponte rosso.

Domenica 5 febbraio 2017 dalle ore 11.00 è la volta di Giuseppe O. Longo, cibernetico, teorico dell’informazione, epistemologo, divulgatore scientifico, scrittore, attore e traduttore. Docente all’Università di Trieste, ha introdotto la “teoria dell’informazione” nel panorama scientifico italiano.

Basta leggere uno dei tanti volumi di Giuseppe O. Longo o trascorrere qualche ora in sua compagnia, per rendersi conto che lo spazio per la futurologia si sta erodendo in modo irrimediabile. Per restare all'incrocio tra informatica e biotecnologie, non c'è fantasia capace di stare dietro alla realtà. Forse per questo lo stesso Longo, che oltre ad essere scienziato, è anche scrittore, drammaturgo e attore, quando si dedica alla narrativa scrive racconti struggenti. Quasi che il narratore chieda al ricercatore di fermarsi a riflettere sull'idea di limite. La cui costante trasgressione, per contro, è da sempre alla base dell'impresa scientifica. "Non so se si possano salvare insieme capra e cavoli. Può darsi benissimo che ci sia una prevalenza sistematica della trasgressione, visto che chi la propugna ha i mezzi finanziari per farlo. Perché sa, al di là delle pulsioni dei singoli ricercatori e magari del loro altruismo nei confronti dell'umanità, poi esistono i profitti. E le grandi aziende utilizzano i ricercatori come api mellifere per incrementare gli utili. Se non teniamo conto di questo aspetto non capiamo nulla della cosiddetta big science, che ha bisogno di enormi finanziamenti".

A seguire sarà possibile fermarsi per pranzare insieme a Giuseppe O. Longo per conoscere e confrontarsi in un ambiente conviviale e
informale, come quello del pranzo domenicale. Chi desidera
fermarsi a pranzo, può prenotare anticipatamente al numero 040
578777

A pranzo con ... l’autore è un’ iniziativa culturale organizzata
dalla Cooperativa sociale La Collina che promuove una serie di
incontri al Posto delle Fragole con alcuni poeti e scrittori, che
raccontano, con linguaggi differenti, la nostra città.
Giuseppe O. Longo è nato a Forlì nel 1941 e vive a Trieste dal 1955. Dal 1975 ricopre la cattedra di Teoria dell'Informazione alla Facoltà d'Ingegneria Elettronica dell'Università di Trieste.

Ha presentato relazioni scientifiche a numerosi congressi nazionali e internazionali, ha insegnato e fatto ricerca presso diverse università europee, americane e asiatiche. Fa parte del comitato di redazione di alcune riviste specialistiche italiane e straniere. Per molti anni è stato recensore per Mathematical Reviews e per Zentralblatt für Mathematik. Attualmente si occupa soprattutto di epistemologia, di intelligenza artificiale, di problemi della comunicazione e delle conseguenze sociali dello sviluppo tecnico, pubblicando articoli su riviste specializzate e svolgendo un'intensa attività di conferenziere. Ha tradotto 15 libri dall’inglese e dal tedesco tra cui opere di Gregory Bateson, Marvin Minsky, Daniel Dennett, Douglas Hofstadter, e Iräneus Eibl-Eibesfeld.

All'attività scientifica affianca l'attività narrativa; ha pubblicato tre romanzi: Di alcune orme sopra la neve, L'acrobata, La gerarchia di Ackermann; e quattro raccolte di racconti: Il fuoco completo, Congetture sull'inferno

Gen 30

Continuano gli appuntamenti di Strawberry Food & Wine: mercoledì 8 febbraio non perdete la cena in abbinamento con i vini dell'azienda Simon di Brazzan da Brazzano di Cormons (GO); un'azienda che da quattro generazioni punta sulla produzione di qualità. Ma quattro sono i fattori che determinano la qualità del vino.

La TERRA esprime l'intima essenza,

il VITIGNO rappresenta la qualità potenziale,

il CLIMA apporta la variabilità

e l'UOMO con passione realizza l'eccellenza.

Quando il mestiere di fare vino è interpretato come simbiosi tra Uomo ed Elementi, quando il rispetto dei tempi e delle dinamiche naturali supera anche l’ambizione di trarre arte dal proprio lavoro, lì si coglie il senso profondo del coltivare biologico come la sintesi di un pensare e vivere antico, capace di proporsi sempre in modo rinnovato.

CENA ABBINAMENTO 8 FEBBRAIO

Vini di SIMON DI BRAZZAN da Brazzano di Cormons (Collio Goriziano)

Menù

Cestini con salmone affumicato, spuma di formaggio e crumble salato

-Sauvignon 2015

Gnocchetti al nero di seppia con salsa al branzino e zafferano

-Pinot grigio 2015

Calamari ripieni con scarola, olive, scamorza e alici

-Blanc di Simon Tradition 2010 (100% uva Friulano affinato in legno)

-Semifreddo al torroncino e salsa al cioccolato

costo della serata € 30, con piatti, vini, acqua, caffè e coperto inclusi

Per informazioni e prenotazioni: Tel. +39 040 578777 E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Gen 23

A pranzo con la storia, domenica 29 gennaio 2017 alle 11.00 al Posto delle Fragole: "All'ombre de' cipressi e dentro l'urne - I cimiteri di Sant'Anna a Trieste e di Cosala a Fiume".

Il volume, scritto e curato da Luca Bellocchi, si occupa della statuaria otto e novecentesca nei cimiteri monumentali di Sant'Anna a Trieste e di Cosala a Fiume. L'autore ne discuterà con lo storico dell'arte Enrico Lucchese. Introdurrà Giorgio Liuzzi.

La scultura funebre e le architetture del cimitero di Sant'Anna a Trieste e di Cosala a Fiume si intrecciano con i volti e i nomi che fecero di quest'angolo di mondo uno dei miracoli emporiali più splendenti dell'era moderna, con quella nuova classe borghese che tutto misurava con il profitto e che, ad un certo punto, si pose il dilemma di come celebrare le proprie gesta affinchè restassero segnalate ai posteri. Ecco quindi crescere mausolei e cappelle di famiglia decorate da interventi scultorei realizzati dai grandi nomi della statuaria attivi nelle città di Trieste e di Fiume, dalla famiglia veneta dei Bosa al pavese Barcaglia, dal trentino Malfatti al veneziano Bottasso, dal dalmata Rendi? ai triestini Pezzicar, Depaul, Mayer e Marin, sino ai “nuovi” Asco, Mascherini e Rovan. E non mancano, come nel volume precedente, alcune curiosità e confronti, come l'altorilievo per la tomba di Giuseppe Capolino, ove si ritrae il giovane scultore scomparso intento a terminare il colossale angelo per la tomba della famiglia Frandoli o la Vestale di Ivan Rendi? replicata a più riprese, all'alba del Novecento, tra Trieste, Fiume, Abbazia e Orebi?.


Luca Bellocchi
Nasce a Trieste all'inzio degli anni Settanta; sulle rive dell'Adriatico cresce, si diploma e si laurea, dapprima in storia dell'arte e poi in storia moderna. Rientrato in città dopo due anni trascorsi tra Mantova e Urbino, si dedica all'insegnamento e alla curatela di mostre, coltivando ancora la ricerca in campo artistico e seguendo la passione per la statuaria funebre nata con la tesi di laurea incentrata su tale argomento. Ora vive a Trieste, ha un figlio quattordicenne che vuole fare il pasticciere, ama scrivere e giocare a pallone.

Enrico Lucchese
Si laurea a Trieste, porta a compimento la specializzazione in collaborazione tra l'Università degli Studi di Trieste e l'Ecole du Louvre. Profondo conoscitore dell'arte locale e del Settecento veneto, attualmente insegna allo IULM di Milano.

Giorgio Liuzzi
Laureato nel 2002 in Storia presso l’Università di Trieste, nel 2007 ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia presso l’Università di Pisa. Da diversi anni collabora con l’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia (Trieste), attualmente impegnato quale ricercatore nel progetto Atlante delle Stragi Nazifasciste in Italia per il Friuli Venezia Giulia.

A seguire sarà possibile fermarsi per pranzare insieme agli storici Luca Bellocchi, Enrico Lucchese e Giorgio Liuzzi per conoscere e confrontarsi in un ambiente conviviale e informale, come quello del pranzo domenicale. Chi desidera fermarsi a pranzo, può prenotare anticipatamente al numero 040 578777

A pranzo con … è un' iniziativa culturale organizzata dalla Cooperativa sociale La Collina che promuove una serie di incontri al Posto delle Fragole con poeti, scrittori, e ricercatori che raccontano, con linguaggi differenti, la nostra città.

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