Nel Comune di Marano Lagunare (UD), la cooperativa sociale La Collina segue alcuni importanti servizi. Da un lato si occupa del servizio di gestione della Biblioteca del Comune, dall'altro servizio di assistenza e sorveglianza del Museo della Laguna. Nel periodo estivo la Biblioteca osserverà il seguente orario: martedì dalle 09.00 alle 12.30, mercoledì dalle 15:00 19:00, venerdì dalle 09:00 alle 12:30, sabato dalle 15.30 alle 19:00
Per quanto riguarda il Museo della Laguna, realtà museale che custodisce oltre cinquecento manufatti, rinvenuti in varie località delle lagune di Marano e Grado e nella fascia costiera retrostante, è da segnalare la visita guidata alle ore 16.00 tenuta dalla conservatrice dott.ssa Paola Maggi in programma domenica 29 luglio. Il museo è visitabile martedì dalle 09.00 alle 12.30, mercoledì dalle 15:00 19:00, venerdì dalle 09:00 alle 12:30, sabato dalle 15.30 alle 19:00; domenica e festivi dalle 15.30 alle 19.00.
Riflettere sulle responsabilità collettive e sul ruolo dell’architettura nella conservazione delle eredità e dell’identità culturali è al centro di un doppio appuntamento fissato per venerdì 23 e sabato 24 (ore 18.00) nell’ambito della mostra “Tu mi sposerai”, l’omaggio all’architetto, all’artista e alla donna Gigetta Tamaro in corso fino al 2 luglio al Magazzino delle Idee di Trieste con oltre cento opere originali, in gran parte inedite, tra progetti, modelli, disegni, schizzi, sculture, collagés e fotografie.
La due-giorni di incontri organizzati dall’ ERPaC dal titolo “Due storie di architettura” prende spunto da temi attuali che nascono dalla mostra stessa: la ricostruzione. Tra i progetti in mostra ne figurano due, quello per la “Ricostruzione dei Suks di Beirut” e quello per il “Municipio di Osoppo” a cui Gigetta Tamaro ha lavorato, rispettivamente, nel 1994 e nel 1979. Proprio a partire dal ruolo dell’architettura nella ricostruzione, venerdì alle 18.00 è atteso al Magazzino delle Idee l’intervento dell’architetto e docente Benno Albrecht, Direttore della Scuola di Dottorato dell’Università IUAV di Venezia, che terrà una conversazione pubblica sul tema di come progettare la ricostruzione in Siria.
L’Università IUAV di Venezia ha posto al centro della sua attività di ricerca e progettazione ormai da alcuni anni il tema della ricostruzione in Siria. La cancellazione delle città, dei monumenti e dei paesaggi, fino all’annientamento dell’identità culturale, che ha fatto da sfondo al dramma umano non pone più alla cultura solo i problemi tecnici e le alternative consuete ad ogni programma di restauro e/o trasformazione. Normalmente dopo una catastrofe si doveva operare in un arco molto ampio di scelte che andava dal tradizionale modo di agire “com’era e dov’era”, fino alla reinterpretazione in un nuovo linguaggio delle memorie del passato. Oggi, in un mondo globalizzato in cui ogni trasformazione produce effetti imprevisti, la restituzione di un ambiente antropizzato, ricco delle tracce delle nostre prime civiltà, non può non collocarsi all’interno del principio di una sostenibilità che introduce nuovi parametri e nuove tecniche che richiedono un approccio completamente nuovo. Benno Albrecht racconterà al pubblico il più grande e articolato progetto sulla ricostruzione italiana in Siria, un lavoro che in questi anni ha già prodotto convegni, workshop e convenzioni con le Nazioni Unite. Dalla prossima settimana a Venezia parte il progetto W.A.Ve che riunirà centinaia di docenti e studenti da tutto il mondo, con i migliori architetti del Medio Oriente per avviare un processo culturale a supporto della rinascita di questo territorio, una volta terminato il conflitto. “Uno degli argomenti di stringente attualità nel campo dell’impegno civile ed in quello operativo dell’architettura – spiega Benno Albrecht, direttore scientifico del workshop - è come affrontare le conseguenze degli urbicidi, della violenza deliberata verso le città, della loro distruzione e della cancellazione intenzionale della memoria collettiva di pietra: dal caso Siria si vogliono delineare nuove strategie di ricostruzione delle città offese dalla follia degli uomini".
Sabato 24 giugno, sempre alle 18.00, protagonista della tavola rotonda sarà invece la ricostruzione del Friuli dopo il terremoto del 1976. Interverranno Adalberto Burelli, progettista dei Municipi di Meduno, Montenars e Osoppo, Roberto Pirzio Biroli, progettista dell’ampliamento del Municipio di Venzone e ricostruzione di un isolato a Resiutta e a Nuova Portis di Venzone e Daniela Omenetto, autrice del Portfolio interattivo “Itinerari tra le nuove architetture della ricostruzione”, con la moderazione di Luciano Semerani, che è anche curatore della mostra La ricostruzione del Friuli terremotato, ancora oggi esemplare nel quadro delle esperienze italiane, può essere ancora una volta riconsiderata soprattutto per l’autonomia delle singole scelte operate, tecniche e stilistiche insieme, coerenti con una politica di rispetto delle diverse identità e persino dei diversi metodi di progettazione urbanistica e architettonica sviluppati dai professionisti scelti dagli Enti Locali.
La mostra al Magazzino delle Idee è visitabile fino al 2 luglio, tutti i giorni dalle 10 alle 19.00, con chiusura il lunedì.
La cooperativa sociale La Collina in ATI con la cooperativa Guarnerio si è aggiudicata il bando del comune di Lignano (UD) per il servizio di supporto e gestione della biblioteca comunale "Bruna Lizzi De Minicis" sita in Via Treviso, 2 - c/o Centro Civico "Sandro Pertini". Oltre al prestito interbibliotecario, la biblioteca offre il prestito di libri, DVD, riviste e cd-rom; organizza attività cultirali come incontri con autori ed esperti, presentazione di libri e conferenze su argomenti vari.
Dal 23 aprile fino al 2 luglio al “Magazzino delle idee” in Corso Cavour, 2 a Trieste oltre cento opere di Gigetta Tamaro architetto. Titolo della mostra: “tu mi sposerai”, una nota scherzosa posta al margine di uno dei disegni in mostra. Le opere vanno dagli anni del Liceo Artistico a Venezia fino all'ultimo suo disegno, “Le porte d'Europa – vie di terra e di mare dei migranti”, per l'ultima iniziativa alla Stazione Rogers di Trieste, “Lampedusa beach”, di domenica 13 dicembre del 2015.
Il filo rosso che guida la narrazione di questi tre temi è il contrasto e l'attrazione tra le forme e tra le idee.
Prendendo le mosse da tre scritti di Gigetta Tamaro è stato scelto di declinare il tema della “città” sotto il titolo “Trieste una città per vecchi si/no”, il tema della “conoscenza” nel capitolo “la formazione artistica, gli amici, gli incontri, le mostre”, il tema de “la confusione dei linguaggi” ne “la bella confusione”.
L'intreccio, in pratica, è un groviglio in cui non ci sono rapporti di causalità diretta tra un “prima” e un “dopo”, non c'è una gerarchia tra le conoscenze e tra gli amici se non nel fatto che il mestiere dell'architetto comporta da una parte un fondamento umanistico, una organizzazione razionale delle azioni ma dall'altra vive della passione, nell'attesa magica della fusione alchemica. La creatività si manifesta con quella “mucha salivación” già descritta da Salvador Dalì.
Sono stati scelti per l'esposizione e per il catalogo solo disegni che documentano il momento della sua ricerca, in cui l'invenzione si misura con l'autocritica, spesso accennata con le notazioni scritte accanto al disegno.
Vengono esposti quasi cento originali in gran parte inediti, accompagnati da modelli, sculture, collagés, strappi, cartocci, fotografie.
I disegni di Gigetta Tamaro rimandano ad alcune importanti opere pubbliche da lei realizzate ma è stato scelto come motto dell'esposizione “tu mi sposerai” perché l'impasto che è la materia prima dell'architettura è la vita.
I servizi museali di biglietteria, accoglienza del pubblico e bookshop sono a cura della cooperativa sociale La Collina.
Da sabato 15 aprile riapre il Faro della Vittoria, che sarà visitabile nei fine settimana fino al 8
ottobre 2017. Aperture straordinarie: 15, 16, 17 e 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno e 15
agosto.
Orari sabato e domenica
10.00 - 13.00 (ultimo accesso ore 12.30)
15.00 - 19.00 (ultimo accesso ore 18.30)
aperture straordinarie
10.00 - 19.00 (ultimo accesso ore 18.30)
In occasione della regata velica Barcolana, il 7 e 8 ottobre, la struttura sarà aperta con orario 9.30 - 17.30 (ultimo accesso ore 17.00).
Ingresso gratuito
Ogni giorno di apertura alle ore 15.00 è prevista una visita guidata gratuita su prenotazione, della durata di 30 minuti, sino ad esaurimento posti per un massimo di 15 persone. La visita per i singoli visitatori riprenderà alle ore 15.45 con le consuete modalità.
Per info e prenotazioni:
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I servizi di accoglienza, apertura e chiusura della struttura sono a cura della cooperativa sociale La Collina.