Mag 23

“Vi facciamo un occhio blu! Per finta ma anche per riflettere insieme sul tema del bullismo!”. Con tale messaggio, forte e provocatorio, i ragazzi dell’Istituto Tecnico Pertini di Monfalcone e della succursale adiacente di via Boito si riuniranno venerdì 27 maggio in un happening senza precedenti: a partire dalle sette e trenta del mattino, fino al campanello d’inizio, gli studenti verranno truccati dagli organizzatori fuori da scuola con un occhio nero, trasformato in “occhio blu” per non generare equivoci, al fine di partecipare all’atteso evento che i ragazzi stessi stanno promuovendo attraverso tre video realizzati nel corso dell’ultimo laboratorio e fatti girare su facebook.
Un’azione energica e coraggiosa che, proseguendo anche all’interno e nel corso delle lezioni per parte della mattinata, senza naturalmente interferire con la didattica, verrà passo dopo passo documentata in itinere dai promotori. L’iniziativa si pone l’obiettivo di smuovere un fenomeno preoccupante di devianza minorile che, secondo l’ultimo report dell’Istat sul bullismo in Italia, ha fatto emergere che nel 2015 il cinquanta per cento dei giovani sotto i 18 anni hanno subito un atto di violenza da coetanei. In sostanza un minorenne su due è vittima di un comportamento aggressivo, svilente e offensivo mosso da un compagno. Un dato allarmante che ha dato vita a Bull.Over 2.0,  percorso laboratoriale di sensibilizzazione, riflessione critica e progettazione partecipata sul tema del bullismo nel cui ambito appunto è nata a Monfalcone l’iniziativa del prossimo 27 maggio.
Bull.Over 2.0 è infatti un progetto ben più ampio, articolato in quattro fasi (incontri per la co-progettazione con le scuole e avvio azioni di guerrilla marketing con l’happening del 27 maggio 2016 “Vi facciamo un occhio blu”, laboratori video e radio, realizzazione “the winner is” con la produzione di un video del progetto di guerrilla marketing, realizzazione materiali video e cartacei) che, giunto alla sua seconda edizione grazie all’ATI, Associazione temporanea d’Imprese delle Cooperative Sociali Reset e La Collina, coinvolge, oltre al Pertini, anche gli Istituti Comprensivi “G. Randaccio” ed “E. Giagich” insieme all’ Istituto Statale d’Istruzione Superiore  “M.Buonarroti” di Monfalcone, grazie al finanziamento e al sostegno del Comune di Monfalcone.
BullOver si inserisce nel “Protocollo d’intesa per la prevenzione di comportamenti a rischio bullismo e la promozione al benessere dei bambini ed adolescenti”. Un percorso che mira a coinvolgere attivamente gli studenti delle Scuole Secondarie di Primo e di Secondo Grado del Comune di Monfalcone (GO), professori, genitori e firmatari del Protocollo in un’ottica di educazione tra pari e informazione transgenerazionale alimentando processi di protagonismo giovanile grazie all’utilizzo di strumenti e linguaggi di comunicazione altamente innovativi ed utilizzati dal target di riferimento.

Mag 20

Si conclude il progetto didattico “Le Forme della Memoria”, percorso che ha intrecciato i temi della memoria, della narrazione storica e della progettazione artistica.
Partendo dall'analisi e comprensione delle opere monumentali moderne e contemporanee (partendo da C. Brancusi e Picasso fino ad arrivare a M. Abramovic e A. Kapoor), le ragazze e i ragazzi della classe 1°ACM dell'ITT A. Malignani di Crevignano, hanno riflettuto su come è mutato oggi il concetto di monumentum realizzando quattro progetti che dialogano con la grande storia e il territorio.

Gli elaborati, realizzati in cartone in scala 1:20, sono stati digitalizzati ed interposti in contesti reali mediante la realizzazione di una serie di fotomontaggi. Inoltre, entro il mese di giugno, tutte le opere realizzate andranno a comporre una mostra tematica itinerante.

“Le Forme della memoria” è un progetto ideato da La Collina e realizzato nella cornice del progetto ENSEIGNER LA GUERRE, ÉDUQUER À LA PAIX - programma Erasmus + Ka2, con il coordinamento della Prof.ssa Silvia Gottard.

Mag 04

Entra nel vivo Qualcosa è cambiato, progetto avviato dal Dipartimento di Salute Mentale e dall’AAS 1 Triestina in collaborazione con la cooperativa sociale La Collina, per prevenire i disagi tipici dell’età giovanile e informare i ragazzi sui servizi di assistenza dedicati a queste problematiche, già attivi sul territorio. Cinque le scuole che hanno aderito all’iniziativa: il Deledda-Fabiani, il Villaggio del Fanciullo, lo IAL, il Centro Italiano Opere Femminili Salesiane (CIOFS) Fvg ed Edilmaster. Più di cento gli studenti che, suddivisi in gruppi, a partire dal mese di ottobre, hanno realizzato veri e propri laboratori di comunicazione, individuando strategie e linguaggi capaci di attirare l’attenzione dei loro coetanei.  “E’ stato un lavoro intenso e coinvolgente – spiega Luca Gabrielli, uno dei referenti del progetto per la Collina insieme a Marco Svara e Lucia Vazzoler –  nel corso del quale i ragazzi si sono appassionati, hanno studiato progettualità non convenzionali e decisamente innovative nel linguaggio e nelle modalità di attuazione. Li abbiamo resi protagonisti dando loro la possibilità di scegliere quale fosse il percorso migliore per facilitare l’accesso ai servizi territoriali e renderlo meno stigmatizzante”. Il Dipartimento di Salute Mentale ha realizzato diverse pubblicazioni sul tema del disagio adolescenziale, dedicate alla promozione della salute nelle scuole ma anche alle prevenzione dei disturbi “severi”.
Ma cosa hanno pensato i ragazzi? Stai a sentire! È il titolo della proposta firmata dagli studenti del Centro Italiano Opere femminili Salesiane Fvg, uno spot video da veicolare attraverso canali social, proiezioni pubbliche al cinema o presso i negozi di elettrodomestici cittadini, che invita tutti i ragazzi a stare a sentire gli altri, a diventare sentinelle del disagio e farsi parte attiva dei processi di prevenzione. Le classi di Edilmaster con il progetto  Aspettando il sole hanno riprogettato gli spazi dei servizi e le strutture messe a disposizione dei giovani che vivono un momento di disagio. E luce fu è il titolo  del  gruppo di lavoro dell’istituto Deledda Fabiani, che attraverso suggestioni luminose vuole trasformare Piazza Unità in una installazione temporanea di luci intermittenti pensate per  sensibilizzare la comunità invitandola a partecipare e condividere il tema del disagio. Tra le pagine chiare e le pagine scure è il titolo della soluzione proposta dai ragazzi dello IAL, video che promuove www.contatto.me, l’importante strumento di prevenzione progettato dall’Azienda sanitaria, anche in questo caso riproducibile attraverso i social, i cinema gli ambulatori socio assistenziali, i centri commerciali.  Si chiama  On air la proposta degli studenti del Villaggio del Fanciullo che hanno scelto di dare vita a un laboratorio radiofonico condotto dall’emittente comunitaria Radio Fragola, per raccontare e raccontarsi sensazioni, pensieri, stati d’animo, condividere pensieri e paure senza aver paura di essere discriminati.
I materiali prodotti sono stati pubblicati e attraverso la pagina facebook Qualcosa è cambiato potranno essere votati fino a sabato 7 maggio. Sono previsti premi in denaro – 500 euro per il primo classificato – che gli studenti potranno utilizzare per acquisti di beni e servizi utili all’intero gruppo. E c’è già chi sogna di poter organizzare una gita di classe a Lubiana, o noleggiare l’intera stagione un campo di calcio, o acquistare un software avanzato di grafica. Terminata la fase concorsuale, il progetto continuerà per l’ultimo e definitivo step che contempla  la realizzazione della campagna di comunicazione risultata vincente, che contribuirà così ad incrementare le opportunità e le occasioni di approfondimento e di informazione, di conoscenza delle problematiche legate al malessere adolescenziale.

Apr 18

Un percorso laboratoriale di sensibilizzazione, riflessione critica e progettazione partecipata sul tema del disagio in età adolescenziale e giovanile che ha coinvolto 5 istituti di Trieste,  5 progetti, 5 approcci al tema della sperimentazione molto differenti per linguaggio e stile narrativo: tutto questo è Qualcosa è cambiato. Da domani sarà possibile votare il miglior progetto presentato. Partecipare è semplicissimo: visitare la pagina Facebook di Qualcosa è cambiato, scoprire i 5 progetti e votare con un mi piace quello preferito. Ogni progetto coinvolge e sensibilizza coetanei fra i 14 e i 25 rispetto l'esistenza di una serie di servizi territoriali a supporto di ragazzi/e che vivono un momento di disagio. Il miglior progetto sarà premiato e realizzato!

Un percorso laboratoriale di sensibilizzazione, riflessione critica e progettazione partecipata sul tema del disagio in età adolescenziale e giovanile che ha coinvolto 5 istituti di Trieste, 5 progetti, 5 approcci al tema della sperimentazione molto differenti per linguaggio e stile narrativo: tutto questo è Qualcosa è cambiato. Da domani sarà possibile votare il miglior progetto presentato. Partecipare è semplicissimo: visitare la pagina Facebook di Qualcosa è cambiato, scoprire i 5 progetti e votare con un mi piace quello preferito. Ogni progetto coinvolge e sensibilizza coetanei fra i 14 e i 25 rispetto l'esistenza di una serie di servizi territoriali a supporto di ragazzi/e che vivono un momento di disagio. Il miglior progetto sarà premiato e realizzato!

Apr 11

L'Associazione culturale GRUPPO 78 Contemporary Art ha commissionato alla cooperativa La Collina l'ideazione grafica, l'impaginazione e la stampa degli inviti e del banner della mostra S.O.S. DANGEROUS OBJECTS di BARRY WOLFRYD.

Nato a Los Angeles, in California, Barry Wolfryd ha maturato una preparazione artistica suddivisa tra Stati Uniti e Messico, paese in cui risiede ormai da decenni. In quanto artista Americano Messicano, è la prova del processo di adattamento da una cultura a un'altra, dell'abbattimento delle frontiere e del superamento di pregiudizi.

L'iniziativa si svolge nell'ambito del progetto PRACC (Progetto Arte Contemporanea Museo Carà) promosso dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia in collaborazione con l'associazione Gruppo78 e con l'adesione della Casa dell'Arte di Trieste.

La mostra a cura di Maria Campitelli sarà inaugurata venerdì 15 aprile, alle 18.30, presso il Museo d'Arte Moderna U. CARÀ di Muggia e sarà visitabile fino domenica 8 maggio con orario: da martedì a venerdì 17.00/19.00, sabato 10.00/12.00 – 17.00/19.00, domenica e festivi 10.00/12.00, lunedì chiuso.

Per ulteriori informazioni:

http://www.benvenutiamuggia.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=373:sos-dangerous-objects&catid=1:primo-piano&Itemid=33

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Gruppo78

tel/fax 040567136; mob 3398640784

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.gruppo78.it

 

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